Worship service 01.11.2020

RESTAURARE IL TABERNACOLO pt. 10.3

Pastore Heros Ingargiola

La Chiesa è nata nel cuore di Dio. Quando Gesù fu trafitto nel costato, uscì da Lui il sangue che ha purificato i nostri peccati e l’acqua, la Parola di Dio, che purifica le nostre relazioni e ci cambia.

ISAIA 11:1,2 Poi un ramo uscirà dal tronco d’Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici. 2 Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d’intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE.

Come abbiamo imparato in queste domeniche Isaia stava vedendo in modo profetico quello che Giovanni descrisse nella visione (Apocalisse 1:4) riferendosi ai sette spiriti, le sette manifestazioni della personalità dello Spirito Santo

APOCALISSE 4:1,5 Dopo queste cose vidi una porta aperta nel cielo, e la prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba, mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito». 2 Subito fui rapito dallo Spirito. Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c’era uno seduto. 3 Colui che stava seduto era simile nell’aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c’era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo. 4 Attorno al trono c’erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d’oro sul capo. 5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni. Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio.

Questa volta i sette spiriti si manifestano come delle lampade, quelle del candelabro ebraico nel Tabernacolo. Giovanni vide sette lampade accese ma un solo candelabro, che è lo Spirito Santo, e la Sua manifestazione è davanti al Trono in perfetta armonia con il Padre. E’ da considerare che il Tempio era diviso in diversi luoghi. Dapprima c’era il cortile illuminato dalla luce del Sole. Tutti coloro che stanno nel cortile godono di una luce naturale, la razionalità che fa vedere nel naturale. Poi c’è il Luogo Santo dove stava il candelabro formato da un unico pezzo lavorato da un artigiano. Le lampade del candelabro necessitavano di manutenzione. Questo compito era affidato ai sacerdoti. Anche noi se vogliamo la presenza dello Spirito Santo con le sette manifestazioni, che sono le lampade accese, dobbiamo ricordarci che c’è bisogno di manutenzione e che siamo stati fatti sacerdoti, perciò è nostra responsabilità lavorare nel Tempio per la chiamata che abbiamo ricevuto. Le lampade accese sono anche figura delle preghiere e dell’adorazione. A differenza del cortile, nel Luogo Santo serve il candelabro per avere luce e quindi è necessaria la nostra cura.

ROMANI 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.

Le lampade hanno bisogno dell’olio ottenuto dalla spremitura delle olive e perché questo avvenga, dobbiamo mettere la nostra vita sull’altare come disse Paolo. Attraverso la nostra consacrazione il candelabro dello Spirito Santo non si spegne. Nel Luogo Santissimo invece c’era la gloria di Dio. Il Signore desidera portare la Chiesa a vedere la Sua gloria

ESODO 25:40 Vedi di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.

Dio manifesterà la gloria sui Suoi modelli. L’intero Tabernacolo è stato mostrato a Mosè nel Cielo, non è un’invenzione umana. Gesù ha lasciato la gloria per intabernacolarsi in un corpo affinché la gloria scendesse sulla Sua Sposa, la Chiesa. Ma Gesù ha avuto la necessità di sottomettersi al Padre e allo Spirito Santo per poter essere rivestito della gloria

FILIPPESI 2:5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù

L’ultima delle sette manifestazioni dello Spirito Santo è il timore di Dio cioè rispettare Dio, la Sua Parola, la Sua presenza. La paura non viene da Dio ma il timore sì.

ISAIA 33:6 I tuoi giorni saranno resi sicuri; la saggezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione; il timore del SIGNORE è il tesoro di Sion.

Coloro che non credono sono in balia del terrore. Più la Chiesa conoscerà la verità più sarà libera. A volte pur essendo legalmente liberi, viviamo prigionieri delle nostre paure, delle esperienze e delle situazioni, ma il Figlio di Dio ci ha fatti liberi! La Chiesa è stata arricchita di ogni benedizione e se camminiamo nel timore di Dio potremo trovare questo tesoro. Il diavolo sta seminando paura ma lo spirito di paura apre le porte allo spirito dell’errore. In questo modo crediamo più ai nostri pensieri che alla Parola di Dio. Lo spirito dell’errore apre le porte allo spirito di apostasia ossia la rinnegazione della fede. L’obiettivo del diavolo è farci allontanare da Dio e dalla Chiesa per renderci più vulnerabili. Lo spirito dell’apostasia chiama lo spirito dell’anticristo. Noi siamo in combattimento, dobbiamo armarci dell’armatura di Cristo, alzare la nostra voce e usare autorità per far regnare Dio su questa terra! Quando camminiamo nel Timore del Signore i nostri giorni sono resi sicuri e abbiamo la grandissima ricchezza della presenza di Dio. Un altro dono che il Signore ci fa è la fede perché se Egli rendesse il nostro cuore insensibile perderemmo la nostra fede.

ISAIA 57:11 Di chi dunque hai timore? Di chi hai paura per rinnegarmi così, per non più ricordarti di me, per non dartene più pensiero? Non me ne sono io rimasto in silenzio e da molto tempo? Per questo tu non mi temi più.

Non possiamo vivere nella paura e camminare nella presenza di Dio perché la paura è un’arma infernale che ci allontana dalla presenza di Dio. Noi non dobbiamo accettare la paura nel nostro cuore e nei nostri pensieri. Essa ci allontana dall’avere timore di Dio, rispetto di Lui, perché significa che non abbiamo fede. La paura ci fa rinnegare Dio. Dobbiamo avere fede e timore di Dio e andare in chiesa senza avere paura. È proprio nei momenti difficili che dobbiamo mettere in pratica la Parola di Dio, non come Pietro che per paura rinnegò Cristo. La paura ridimensiona Dio, ce lo fa vedere piccolo e incapace di poter cambiare le circostanze. Dobbiamo mettere la lente della fede per vedere quanto è grande l’Onnipotente! Siamo rivestiti di potenza, su di noi si deve levare la gloria di Dio, dobbiamo portare il Regno della luce dove c’è quello delle tenebre! Il diavolo ha paura di noi perché dentro di noi c’è lo Spirito del Dio Vivente. A volte Dio rimane in silenzio per vedere cosa c’è nel nostro cuore. La paura fa cadere nella menzogna perché essa è la rinnegazione della Verità.

FILIPPESI 2:12 Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand’ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore;

L’apostolo Paolo era in prigione mentre scriveva. La parola “adoperatevi” significa dal greco “combattete fino all’ultimo respiro”. Satana vuole rubarci la fede e la salvezza ma noi dobbiamo combattere per la nostra fede. La Chiesa ha autorità, deve combattere contro i principati e le potestà delle tenebre e deve cambiare il corso della storia. Questo era un anno profetico dove la voce della Chiesa doveva alzarsi e il diavolo ha cercato di impedirlo: quello che viviamo è frutto della realtà spirituale. Dobbiamo aprire gli occhi spirituali. Il nostro combattimento non è contro uomini, è contro lo spirito che c’è dietro. Dobbiamo essere uno, stare insieme e combattere come un unico esercito. Facciamo parte di un corpo, coloro che sono con noi sono molti di più di quelli che sono contro di noi. Dobbiamo adoperarci con timore riverenziale e coraggio. Prendiamo sul serio la Parola di Dio così da camminare nel timore di Dio. Quando Gesù morì sulla croce era pienamente fiducioso che il Padre non lo avrebbe abbandonato e arrivando all’inferno non ebbe paura perché aveva la piena rivelazione dell’amore di Dio. La rivelazione del Suo amore caccia via la paura. Gesù era all’inferno ma questo, non era dentro di Lui, non lo influenzava. Egli sapeva che il terzo giorno il Padre lo avrebbe dichiarato innocente e lo Spirito di Dio lo avrebbe risuscitato!