Worship Service 03.04.2022

LA VISIONE DELLA GLORIA DEL SECONDO TEMPIO SARÀ MAGGIORE

Pastore Heros Ingargiola

Per vedere le cose di Dio realizzate abbiamo bisogno di fede. Noi siamo un popolo Santo, acquistato attraverso il sangue di Gesù, siamo un popolo che cammina per fede.

Ricordiamoci che da quando Dio parla, a quando noi sperimentiamo o realizziamo quello che Dio ha detto, c’è un tempo di attesa; in questo tempo entriamo nel corridoio dell’attesa dove la nostra attitudine è fondamentale.

La fede è il braccio del credente che arriva nei luoghi celesti, afferra le promesse e le porta sulla terra. Dio ti ha dato grazia di avere il seme della fede dentro al tuo cuore. Questo seme ti farà sperimentare miracoli nella tua vita.
Isaia 42:8 8 Io sono l’Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro, né la mia lode alle immagini scolpite. 9 Ecco, le cose di prima sono avvenute, e ora vi annuncio cose nuove; io ve le faccio conoscere prima che germoglino».

Le promesse che Dio ti ha fatto possono essere confermate, e tu puoi crederle perché non è stato un uomo a fartele, è stato l’Eterno.

Dio è geloso della sua gloria. Attenzione a desiderare o addirittura a cercare di prendere la gloria che spetta a Dio. Quando fai qualcosa per Dio non gloriarti mai, dai sempre la gloria a Dio.

C’è una gloria, però, di cui Dio ci ha reso partecipi. Noi siamo eredi e coeredi in Cristo Gesù di tutte le ricchezze che sono nei luoghi celesti, in Cristo.

Gesù è stato fatto partecipe della gloria dei cieli, affinché anche noi ne fossimo fatti parte.
Lui è sceso dalla gloria dei cieli per essere la manifestazione della gloria di Dio sulla terra. Gesù è la gloria di Dio sulla terra.

Giovanni 17:5 Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.

Prima che il mondo esistesse Dio Padre, Figlio e Spirito Santo erano in una dimensione di gloria. Gesù si è spogliato di questa gloria ed è venuto ad umiliarsi, mentre l’uomo era peccatore, lontano da Dio. Gesù, così, riporta e vuole riportare l’uomo a ricercare la gloria di Dio. Gesù è lo strumento per eccellenza per manifestare la gloria di Dio sulla terra.

La stessa gloria che è stata in Cristo Gesù, oggi è dentro di te, attraverso il Suo Spirito e la Sua presenza.

Tu sei uno strumento, ma che tipo di strumento sei? Usabile o dimenticato? Dio vuole usarsi di tutti i Suoi figli, ma non tutti si lasciano usare da Dio.
Quando le persone si allontanano dal progetto di Dio, volendo adempiere il loro proposito anziché il proposito di Dio, lo Spirito Santo si ritira dalla vita di queste persone, perché Dio conferma soltanto i suoi modelli ed i suoi progetti.

Il tuo passato, ormai, è passato. Tu hai la libertà e la facoltà da parte di Dio di decidere di lasciare il tuo passato alle spalle. Tutte quelle volte che tu rimarrai legato al passato non permetterai a Dio di parlarti delle cose nuove che vuole fare.

Non fare come il popolo d’Israele che piangeva per le cipolle d’Egitto.
Ascolta le cose nuove che Dio vuole fare nella tua vita, nella tua casa, nella tua famiglia, nella casa di Cristo. Lascia il tuo passato alle spalle e proiettati verso le cose che Dio ha preparato, verso il proposito di Dio che adempirai con eccellenza.

Lascia che Dio si prenda cura di te, Lui è il Dio del passato, del futuro ma anche del presente.

L’Eterno, Yahweh, che dimora nell’eternità, ha in mano il tempo e vuole avere nelle Sue mani la tua vita. Consacrazione dall’aramaico significa: stare al centro del palmo della Sua mano. Sei pronto a dare la tua vita a Lui?

La parola che Dio ti dimostrerà e si realizzerà nella tua vita è una parola che lui ti annuncerà prima. Hai bisogno di udire la Sua parola specifica per questo tempo e per questa generazione.

Aggeo 2
La gloria del secondo tempio

1 Il giorno ventuno del settimo mese, la parola del SIGNORE fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: 2 «Parla ora a Zorobabele, figlio di Sealtiel, governatore di Giuda, a Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote, e al resto del popolo, e di’ loro: 3 “Chi c’è ancora tra di voi che abbia visto questa casa nel suo primo splendore? E come la vedete adesso? Così com’è non è forse come un nulla ai vostri occhi? 4 Ma ora, sii forte, Zorobabele!”, dice il SIGNORE, “sii forte, Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote; sii forte, popolo tutto del paese!”, dice il SIGNORE. “Mettetevi al lavoro! perché io sono con voi”, dice il SIGNORE degli eserciti, 5 “secondo il patto che feci con voi quando usciste dall’Egitto. Il mio Spirito è in mezzo a voi, non temete!” 6 Così infatti parla il SIGNORE degli eserciti: “Ancora una volta, fra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e l’asciutto; 7 farò tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno e io riempirò di gloria questa casa”, dice il SIGNORE degli eserciti. 8 “Mio è l’argento e mio è l’oro”, dice il SIGNORE degli eserciti. 9 “La gloria di questa casa sarà più grande di quella della casa precedente”, dice il SIGNORE degli eserciti. “In questo luogo io darò la pace”, dice il SIGNORE degli eserciti».

Ogni qualvolta Dio deve parlare al Suo popolo, Lui scende, cerca un uomo e lo fa diventare il Suo profeta. Aggeo fu scelto da Dio e venne unto come profeta.
Chi è il profeta? Il profeta è la bocca di Dio che parla al popolo.

Dio si muove attraverso Aggeo, mandandolo da Zorobabele, governatore di Giuda, l’autorità politica di un paese. Quando Dio risveglia una nazione, le prime persone che Dio tocca, sono le persone che hanno un potere politico. Aggeo venne mandato a parlare con Giosuè, sommo sacerdote, cioè il potere ecclesiastico; ed infine al popolo, all’assemblea.
Ognuno ha una sua parte ben specifica da svolgere.

Aggeo ricevette un lavoro pionieristico. Israele era appena uscita dalla desolazione.
Erano passati quasi 70 anni dalla distruzione del primo tempio, il tempio di Salomone.
La parola mandata fu di essere forti e di mettersi al lavoro.

Il Signore chiede nel vv. 3 chi del popolo fosse rimasto tra gli anziani che vissero la gloria del primo tempio, dove ogni volta che pregavano, Dio interveniva.
Dio stava dicendo a quelle persone: è finito il tempo del primo tempio, adesso sto per annunciare delle cose nuove, adesso sto per fare una cosa nuova, sto per realizzare un nuovo tempio di gloria, dove la mia gloria sarà maggiore della gloria del primo tempio di Salomone.

Il popolo non stava più pensando a Dio ed Aggeo doveva riportare il cuore del popolo alle giuste priorità. Quando iniziò a parlare si ritrovò in contrasto con molti di loro, ma Dio mandò Aggeo a dire a queste persone che non sarebbero più potute rimanere attaccate al passato, e che non c’era più tempo per farlo. Dio avrebbe rivestito e riempito quel secondo tempio di una gloria maggiore (Somma della gloria del primo tempio con quella che Dio avrebbe aggiunto).

Tutti si misero a lavorare e a portare le loro offerte, affinché la casa del Signore venisse alzata. In un tempo di rovina, di tenebre e di desolazione… Dio riprese la loro attenzione e ricostruì il Suo tempio.

Proprio quando iniziarono a mettere le fondamenta ci fu un tumulto. Tutte le persone anziane iniziarono a gridare e a piangere ricordandosi del primo tempio, mentre la nuova generazione cominciò a gridare di gioia per le cose nuove che Dio stava facendo.

Di quale generazione farai parte tu? Della generazione anziana che rimane legata al passato ed alla gloria che splendeva, oppure farai parte della generazione che ha fame di vedere la gloria di Dio e di rallegrarsi per le cose grandiose che Egli sta per fare?

Se tu deciderai di fare la tua volontà, la forza di Dio si ritirerà da te e verrà data a chi vuole fare la volontà del padre sulla terra. Non c’è risultato senza sacrificio. Non basta pregare, devi mettere le mani in pasta.

Cosa Dio ti ha chiamato a fare in questo progetto? Sicuramente non l’osservatore.
Dio sta chiamando la sua chiesa a maturità, a prendere in mano l’aratro, perché non c’è spazio per chi vuole voltarsi indietro.

Se tu inizierai a lavorare per Dio, riceverai forza per svolgere il tuo lavoro, ed Egli sarà con te.

Dio non vuole figli lagnusi. Noi dovremmo contagiarci con lo zelo, con il fervore, la passione, e dovremmo incitarci a servire il Signore. Molto spesso, però, sono le cose negative che ci influenzano. Se sei un figlio di Dio come mai non brami servire il tuo Re e la sua casa? Cosa ha bloccato il tuo zelo? È lì l’origine, la radice, è lì dove il Signore dovrà intervenire per rimetterti in una condizione per poter servire il Re dei Re. Non c’è cosa più bella di manifestare il tuo amore per Dio praticamente!

La nostra fatica nel Signore non è vana, ed un giorno sarà pubblica in cielo.

Aggeo si mise all’opera, il popolo si mise all’opera, il sommo sacerdote andò a riprendere tutti gli archivi e tutta la legge, il governatore iniziò a fare delle squadre per portare tutto ciò che serviva per costruire la casa di Dio. C’era una promessa in quella casa, e non importa se il diavolo ha distrutto la casa di Salomone perché Dio è abile a costruirne un’altra.

Il tempio poi fu toccato dall’ingresso di Colui che è la gloria di Dio per eccellenza. In quel tempio futuro entrarono i piedi del Messia. Dio ha profetizzato attraverso Aggeo, ma ha adempiuto la sua parola attraverso il Suo Unigenito Figlio, che portò purificazione. Lo zelo per la Sua casa non poteva resistere nel vedere impurità, peccati ed un popolo deviato da quella che era la volontà di Dio. Gesù entrò e cacciò tutti. Nell’imbrunire della sera, iniziarono a portare tutti i malati ai piedi del tempio, e Gesù guarì ognuno di loro. La purificazione nel tempio di Dio permette la manifestazione della Sua gloria, con segni, prodigi e miracoli.