Worship service 12 11 2017

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AMORE E UBBIDIENZA IN FAMIGLIA

Past.Evangelista Heros Ingargiola

Il desiderio di Dio per tutte le famiglie è che possano vivere nella benedizione e nell’unità. L’amore e l’ubbidienza sono due concetti fondamentali che aiutano le famiglie cristiane ad essere fortificate ed a giungere così verso il proposito che Dio ha per ciascuno di esse. Tutti i capi famiglia sono una porta d’ingresso per permettere alla benedizione o al peccato di entrare nella propria casa. Per esempio Lot permise all’influenza di Sodoma e Gomorra di entrare nella sua casa e quindi egli fu una porta d’ingresso ad eventi negativi.

Genesi 2,15-17 L’Eterno DIO prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.16 E l’Eterno DIO comandò l’uomo dicendo: «Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino;17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai».
Anche Adamo fu una porta d’ingresso per la sua famiglia. Quando Dio gli comandò di non mangiare del frutto, Eva non esisteva ancora, questo è un aspetto da non sottovalutare perchè ci fa comprendere che la responsabilità della famiglia è stata data all’uomo. Dio non aveva dato un consiglio ad Adamo ma un comando ed è bene precisare che chi ama ubbidisce sempre. Se Adamo non avesse mangiato il frutto come fece Eva, il peccato non sarebbe stato traferito a tutte le generazioni perchè Dio aveva dato il comando ad Adamo di non mangiarne e non ad Eva.
La famiglia odierna è preda di attacchi in diversi aspetti: il ruolo di genitori a volte non viene espletato o viene invertito, la coscienza dei bambini viene intaccata attraverso falsi insegnamenti sull’identità di genere, tutto questo avviene perchè l’unico obiettivo del nemico è quello di distruggere le famiglie. Famiglie cristiane ben stabili nella Parola di Dio e sane producono una società sana. Il nemico cercherà sempre di deformare la verità per introdurre il peccato nelle famiglie e condurre così l’uomo verso il dubbio e l’incredulità. Quando Dio comanda qualcosa desidera che i suoi figli possano ubbidire.
Genesi 3.1-31Or il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che l’Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: “Non mangiate di tutti gli alberi del giardino”?».2E la donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare;3ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: “Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete”». 


È possibile analizzare dalla Bibbia altri uomini che Dio ha scelto, ad esempio Noè.

Genesi 7.1 Allora l’Eterno disse a Noè: «Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto davanti a me, in questa generazione.
Dio desidera che i suoi figli siano un canale di benedizione per la propria famiglia, perchè quando arriva la benedizione di Dio nessuno può portare maledizione.
I genitori hanno una grande responsabiltà nella vita dei propri figli per condurli nell’arca della salvezza, proprio come fece Noè attraverso la sua ubbidienza al comando di Dio.
Un altro uomo nella scrittura che fu una canale di benedizione per la sua casa fu Abramo. Egli è ricordato come il Padre della famiglie e della fede, perchè in lui sono state benedette tutte le famiglie della terra.
Genesi 12.2-3 Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione.3E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».
Giuseppe è un altro personaggio biblico che fu una porta di benedizione per la sua famiglia, nonostante fu tradito, maltrattato, reso schiavo in una terra straniera, accusato di frode e adulterio e messo in carcere. Giuseppe permise a Giacobbe di uscire fuori dalla carestia insieme a tante persone del suo parentado.
Genesi 45.11 E là io ti sostenterò, perché ci saranno ancora cinque anni di carestia, affinché tu non sia ridotto in miseria: tu, la tua famiglia e tutto quello che possiedi”.
Dio non vuole rendere benedetti i suoi figli solo per loro stessi ma desidera farlo affinchè essi siano fonte di benedizione per il proprio parentado.
La famiglia è il proposito di Dio e analizzeremo adesso diversi tipi di famiglia: la famiglia del cielo che è composta da Padre, Figlio e Spirito Santo, loro sono la famiglia per eccellenza; la famiglia del regno è il corpo di Cristo universale; la famiglia spirituale che è la chiesa locale dove Dio ha collocato i suoi figli e la famiglia naturale che è figura della famiglia spirituale.
Il mezzo che il nemico usa per distruggere la famiglia è la separazione, a volte anche attraverso dei muri di separazione tra i coniugi non necessariamente con il divorzio. Tutto questo distrugge il rapporto non solo tra i coniugi ma anche con i figli. L’invito di Dio non è quello di vivere solo un’apparenza di felicità quando in realtà si è logorati a causa dei rapporti distrutti ma quello di essere ralmente una famiglia di successo.
Giobbe ad esempio era molto protettivo verso la propria famiglia, ma egli non era motivato dall’amore bensì dalla paura, e questa come sappiamo muove la mano del nemico e non quella di Dio. Quando Giobbe comprese che non doveva poggiarsi su se stesso, ma su Dio questo cambiò ogni circostanza attorno a lui. Non è importante ciò che si fa all’interno della famiglia, ma ciò che conta è ciò che si è. I figli osservano e riproducono ciò che sono i genitori e non ciò che loro fanno.
L’uomo che è l’autorità della famiglia deve avere una stretta relazione con Dio, deve camminare nello spirito e ubbidire per custodire e proteggere la propria casa e non permettere che essa stia ai margini ed essere distrutta dal nemico.
I timoteo 3.5, 9-11 ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio? e ritengano il mistero della fede in una coscienza pura.10 Or anche essi siano prima provati, poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili.11Anche le loro mogli siano dignitose, non calunniatrici,ma sobrie e fedeli in ogni cosa.
Non si può servire Dio se non si è in grado di gestire la propria famiglia, le due cose sono strettamente correlate come si evince da questi versi, infatti la prima chiamata, dopo adorare Dio, è quella di servire la famiglia prendendosene cura.
Analizziamo adesso anche la figura della donna all’interno della famiglia. Dio desidera che le donne siano ripiene di Spirito Santo e che il loro linguaggio sia in accordo alla Parola di Dio e non un linguaggio pieno di critica distruttiva o di maldicenza. La donna ha una grande influenza nella vita del marito, questo deve essere sfruttato in modo positivo supportando il marito a centrare la volontà di Dio e non il contrario.
Dio ha messo insieme l’uomo e la donna per camminare insieme e non separati, per essere una corda a tre capi che non si spezza. Una famiglia sana influenza tutte le famiglie che stanno male, rendendole consapevoli perchè che Cristo è l’unica soluzione per sanare le famiglie. Quando si realizza che da soli non si fa nulla, ma che tutto si fa insieme questo cambia la famiglia. C’è un rapporto di amore e ubbidienza tra marito e moglie come Cristo con la sua chiesa.
Efesini 5.24-27 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa.25Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei,26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, 27 per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.
Coltivando l’amore nella propria casa, ubbidendo a ciò che Dio dice quindi mantendo anche i ruoli e le funzioni che Lui ha stabilito, permetterai alla tua famiglia di essere una fonte di benedizione per tutte le famiglie di questa generazione. Non vivere in modo indipendente ma cammina insieme al tuo coniuge e sii di esempio per i tuoi figli, questo farà in modo che la tua famiglia viva nel successo, nella vittoria e nella benedizione di Dio.