Worship service 14.01.2024

Pastore Heros Ingargiola

 

LA BENEDIZIONE DENTRO LA PORTA DELLA CASA

 

Dio apre porte che nessuno può chiudere. Quando Dio apre delle porte significa che avrai anche le capacità e le abilità per cogliere quelle opportunità che saranno di benedizione per te e per coloro che ti circondano.

Quest’anno si è aperta una nuova stagione spirituale nella tua vita e sarà tuo, il compito di discernere quali porte Dio ha preparato per benedirti!

Genesi 12.1-4 Il Signore disse ad Abram:«Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria

e dalla casa di tuo padre,verso il paese che io ti indicherò.2 Farò di te un grande popolo

e ti benedirò,renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione.3 Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».4 Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. 5 Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan. Arrivarono al paese di Canaan 6 e Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei.

Genesi 13:17 Àlzati, percorri il paese quant’è lungo e quant’è largo, perché io lo darò a te..

Dio scelse Abramo per costituire un patto che gli avrebbe dato una grande discendenza. Per poter vedere tale promessa adempiuta, Dio gli diede solo alcune indicazioni , peraltro, verso un Paese che non conosceva.

Questa storia ci fa comprendere che, talvolta, Dio ci chiede di fare delle cose verso l’ignoto per imparare a dipendere da Lui. Non siamo chiamati a capire ma a credere, proprio come fece Abramo che iniziò a seguire Dio per fede, credendo che ogni cosa era sotto il Suo controllo.

Ad Abramo non importò dove stava andando ma che Dio fosse accanto a Lui.

 

Così, in questo lungo viaggio verso la Terra promessa, Abramo rafforzò la sua intimità e amicizia con Dio tale da divenire ed essere chiamato Padre della fede. In attesa delle benedizioni, ecco cosa Dio si aspetta da noi: fiducia e dipendenza da Lui.

Come Abramo ci insegna, per poter entrare in nuova stagione e cogliere nuove opportunità bisogna uscire dal passato ed allinearsi con la volontà del Padre usando ubbidienza, coraggio e determinazione .

 

 

Ebrei 12.2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio.

Luca 2.36 Vi era anche Anna, una profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser, la quale era molto avanzata in età, avendo vissuto dopo la sua verginità sette anni con il marito. 37 Ella era vedova e, sebbene avesse ormai ottantaquattro anni, non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta ella pure in quel momento, lodava il Signore e parlava di quel bambino a tutti coloro che aspettavano la redenzione in Gerusalemme.

Inoltre, per ogni porta che si deve aprire ma soprattutto attraversare è necessaria un’altra chiave fondamentale: la concentrazione. Gesù fu esempio per eccellenza di chi rimase concentrato per adempiere il suo scopo, il quale attraversò la porta della croce per salvare l’umanità.

In questo secolo, caratterizzato da continue distrazioni riesci a rimanere focalizzato sulle promesse che Dio ti ha fatto? Anna ci riuscì! La storia di questa donna è un altro esempio di chi, pur di ottenere la sua promessa, rimase focalizzata e camminò fedelmente per ben 84 anni, senza badare al tempo che trascorreva. Anna trascorse la sua vita al servizio del Re, in attesa delle benedizioni.

Come stai investendo il tempo e con chi? Cosa è prioritario per te? Focalizzarsi significa dare priorità alle “cose che ti stanno più a cuore”. Quando qualcosa o delle persone sono per te importanti investi del tempo.

Rifletti, “ Cosa c’è più importante del Signore, della famiglia, della famiglia spirituale, delle relazioni? Oggi l’incoraggiamento è “Investi la tua vita nel Signore e nelle relazioni. Trova veri amici e apri le porte di casa tua per praticare l’ospitalità e l’amore fraterno”.

Deuteronomio 3.5 Tutte queste città erano fortificate con alte mura, porte e sbarre, senza contare un gran numero di villaggi rurali.

Esodo 12.22 Poi prenderete un mazzetto d’issopo, lo intingerete nel sangue che è nel catino, e con il sangue che è nel catino spruzzerete l’architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi uscirà dalla porta di casa sua fino al mattino. 23 Poiché l’Eterno passerà per colpire gli Egiziani; quando però vedrà il sangue sull’architrave e sui due stipiti, l’Eterno passerà oltre la porta e non permetterà al distruttore di entrare nelle vostre case per colpirvi.

Giovanni 19.29 Or c’era là un vaso pieno d’aceto. Inzuppata dunque una spugna nell’aceto e, postala in cima ad un ramo d’issopo, gliela accostarono alla bocca.

Quindi, se le opportunità che Dio ha stabilito per noi possono essere colte solo se attraversiamo le porte con coraggio, determinazione e concentrazione senza lasciarci distrarre da false priorità, è altrettanto importante conoscerne il significato.

 

Una porta chiusa è sinonimo di protezione. Per questo le porte della tua casa vanno fortificate, affinché la tua famiglia si senta al sicuro e nessuno vi entri. Ma è il sangue dell’agnello che porta protezione, liberazione nella tua casa e il distruttore non potrà prevalere. Bisogna pregare e applicare il sangue di Gesù sulla propria famiglia. In Esodo, la scrittura ci indica che fu usato l’issopo per purificare e il sangue per proteggere. In quanto credente, tu hai l’autorità di condannare e giudicare ciò che buono e cattivo prima che qualcosa entri nella tua casa. Purificare implica che ognuno di noi possa mantenere una famiglia in ordine e sana spiritualmente. Infatti, altro significato che viene riconosciuto alle porte è “luogo di condanna e di giudizio”. Siamo noi a decidere quali valori, quali principi, quali attitudini e abitudini far entrare nella nostra famiglia.

Deuteronomio 6.8 Le legherai come un segno alla mano, saranno come fasce tra gli occhi, 9 e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. 10 Quando poi l’Eterno, il tuo DIO, ti avrà fatto entrare nel paese che giurò ai tuoi padri, ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti grandi e belle città che tu non hai costruito, 11 e case piene di ogni bene che tu non hai riempito, pozzi scavati che tu non hai scavato, e vigne e uliveti che tu non hai piantato; quando dunque avrai mangiato e ti sarai saziato, 12 guardati dal dimenticare l’Eterno che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.

Anche in questo passo della scrittura, si ricorre alla figura della “porta”, questa volta, però come luogo per ricordare, menzionare e meditare la parola di Dio. La tua casa deve divenire un luogo per ascoltare, meditare e mettere in pratica la parola di Dio. Tutto ciò deve essere una priorità per te e la tua famiglia. Le mani, gli occhi, gli stipiti sono gli spazi menzionati in cui la parola dovrà essere posta, proprio perché la scrittura, ci vuol far comprendere che essa deve guidare ogni passo della nostra quotidianità: le nostre azioni, il nostro giudizio e le nostre relazioni familiari.

2 Samuele 6.12 Allora fu detto al re Davide: «L’Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto ciò che gli appartiene, a motivo dell’arca di DIO». Allora Davide andò e trasportò l’arca di DIO dalla casa di Obed-Edom nella città di Davide con gioia.

La casa di Obed-Edom è un esempio di famiglia che si adopera per il Regno e fu benedetta dalla presenza di Dio. Anche noi dovremmo usare le nostre case come luoghi per la presenza e la parola di Dio, lasciando che altri possano venire a Lui e sperimentare la Salvezza. Non importa se hai una una casa piccola o grande, mettila a disposizione per nuovi riunioni in casa e soprattutto invita lo Spirito Santo nella tua casa!

Ogni famiglia cristiana, però, non deve dimenticare di proteggere “la porta della propria casa” . Qui di seguito, vi sono delle indicazioni. Prega in questi tre modi:

  1. benedici ciò che entra ed esce dalla tua casa secondo la benedizione del Signore, dichiarando che non è ben voluto ciò che non proviene da Dio;
  2. dichiara cibo in abbondanza a tal punto da poter dare ai poveri;

 

  1. dichiara protezione sui cancelli di casa tua e che nessuno può entrarvi senza il tuo permesso e chiedi gli angeli a

 

Deuteronomio 31.12   Radunerai il popolo; uomini, donne, bambini, con lo straniero che abita nelle tue città, affinché odano, imparino a temere il SIGNORE, il vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge.

Giosuè 1.8 Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto ciò che vi è scritto, perché allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai.

Per ascoltare la legge cioè la parola di Dio bisogna essere concentrati e riuniti affinché mettendola in pratica ognuno possa vedersi prospero. Dichiara che la tua porta sarà un passaggio di benedizione, di miracoli, di guarigione, della Sua presenza e consacra la tua casa per fare entrare l’Arca della testimonianza!