Worship service 14.04.2019

 

LE SETTE ATTITUDINI PER SPERIMENTARE LA PIOGGIA

Past. Evangelista Heros Ingargiola

Giacomo 5.17-18 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.18 Pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto.
Stiamo vivendo dei tempi strategici e di risveglio per la nostra generazione.
Dopo un lungo periodo di siccità e di conseguente carestia, il profeta Elia tornò a pregare sul monte Carmel e si inginocchiò davanti a Dio affinché tornasse a piovere; il profeta si mise nella stessa posizione in cui partorivano le donne ebree, ciò significa che simbolicamente lui stava partorendo la pioggia.
Dio vuole usarsi di ognuno di noi per collaborare con Lui e portare il risveglio ed una nuova visitazione dello Spirito Santo in questa nazione.
Il profeta Elia tornò a pregare con determinazione ciò ci insegna che dobbiamo continuare a pregare fino a quando non vediamo l’esaudimento alla nostra richiesta quindi non dobbiamo scoraggiarci anche se non vediamo nulla o vediamo come se le situazioni andassero contro di noi. Occorre perseveranza e determinazione per vedere l’esaudimento alle nostre preghiere.
Il profeta “pregò di nuovo” dal termine originale significa che lui supplicò Dio, pregò ripetutamente e in modo prolungato, pregò con le sue viscere e con tutto il suo cuore; il termine pregare di nuovo significa colpire con il palmo della mano. Il servo di Elia salì sul monte per sette volte per vedere se spuntasse qualcosa in cielo e proprio la settima volta vide una nuvola grande quanto il palmo di una mano. La nostra preghiera lascerà un segno indelebile nel cielo e sulla terra.
Non dobbiamo pregare in modo meccanico, come se Dio fosse un distributore automatico infatti la preghiera non è soltanto parlare ma è un’attitudine di cuore e deve essere fatta con ardore e passione proprio come fece il profeta Elia.

Genesi 1.11 Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu.
Prima del peccato, la pioggia non c’era perché Dio aveva stabilito che la terra avrebbe prodotto da sè la vegetazione, quindi la terra era già feconda. Dio ha parlato e la terra ha prodotto.

Isaia 55.10-11 Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.

Il peccato di Adamo ed Eva produsse cinque maledizioni sulla terra e sull’umanità, una di queste fu che il suolo della terra sarebbe stato maledetto. Il peccato dell’uomo produsse infatti sterilità e morte.

Genesi 3.17-18 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi; mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».

Genesi 6.17 Ed ecco, io stesso sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello che è sulla terra morirà.

La prima pioggia arrivò sulla terra a motivo del peccato, la generazione di quel tempo viveva infatti nel peccato, nella corruzione, nell’abominio e Dio mandò un giudizio attraverso la pioggia. Questo ci insegna che quando si pecca bisogna analizzarsi, esaminarsi e accettare la correzione ma se questo non avviene ci sarà un giudizio. La grazia non ci autorizza a peccare ma ci libera dal

peccato.

Genesi 8.2 Le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e la pioggia dal cielo cessò.

Dopo che le cataratte del cielo si aprirono, ci fu un diluvio e piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. Dio aveva detto a Noè di costruire un’arca sul monte e ciò sembrava irrazionale ma lui ubbidì ed eseguì in modo meticoloso tutto ciò che Dio gli aveva detto e mise nell’arca tutta la sua famiglia e gli animali, permettendo così di entrare in un nuovo patto. La prima pioggia che cadde fu un giudizio da parte di Dio ma dopo il giudizio, Dio fa un patto nuovo con l’uomo.

Genesi 9.13-16 Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servirà di segno del patto fra me e la terra. E avverrà che, quando farò venire delle nuvole sulla terra, l’arco apparirà nelle nuvole;15 e io mi ricorderò del mio patto fra me e voi ed ogni essere vivente di ogni carne, e le acque non diventeranno più un diluvio per distruggere ogni carne.16 L’arco dunque sarà nelle nuvole e io lo guarderò per ricordarmi del patto eterno fra DIO e ogni essere vivente di qualunque carne che è sulla terra».

Dio pose l’arcobaleno sulle nuvole per ricordare il patto che fece con Noè e con la nuova generazione che sarebbe arrivata. La potenza della grazia si manifesta attraverso il fatto che Dio ha cambiato la pioggia del giudizio in pioggia di benedizione per la terra e per tutti i suoi figli. La pioggia oggi non serve più per giudicare ma per benedire a motivo del patto che Dio fece con l’umanità.

Deuteronomio 11.11,14-17 ma il paese che state per entrare ad occupare è un paese di monti e di valli, che beve l’acqua della pioggia che viene dal cielo: 14 avverrà che io darò al vostro paese la pioggia a suo tempo, la prima pioggia e l’ultima pioggia, perché tu possa raccogliere il tuo grano, il tuo vino e il tuo olio;15 e farò pure crescere dell’erba nei tuoi campi per il tuo bestiame, e tu mangerai e sarai saziato. 16 State in guardia affinché il vostro cuore non sia sedotto e non vi sviate, servendo altri dèi e prostrandovi davanti a loro;17 poiché allora si accenderebbe contro di voi l’ira dell’Eterno e chiuderebbe i cieli e non vi sarebbe più pioggia, e la terra non darebbe più i suoi prodotti e voi presto perireste nel buon paese che l’Eterno vi dà.

In questi versi Dio raccomandò il suo popolo di camminare in modo integro, ubbidendo e facendo la Sua volontà e ciò gli avrebbe consentito di essere benedetto e la pioggia gli avrebbe permesso di raccogliere.

La pioggia è una conseguenza della presenza delle nuvole. Se desideriamo vedere la pioggia della benedizione, dobbiamo avere la nuvola della gloria attorno a noi.

Matteo 17.5 Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò; e si udì una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!».

Esistono due tipi di nuvola: una nuvola naturale e una nuvola spirituale, la nuvola naturale produce una pioggia naturale ma la nuvola spirituale produce una pioggia spirituale, soprannaturale, una pioggia quindi di benedizione per la nostra vita, la nostra famiglia e la nostra nazione.

Luca 12.54 Or egli disse ancora alle folle: «Quando voi vedete una nuvola alzarsi da ponente, subito

dite: “Viene la pioggia”, e così avviene.

Dio ci esorta ad avere discernimento dei tempi che stiamo vivendo; la chiesa deve essere immersa nella nuvola della gloria e per questo è necessario collaborare con Dio per andare verso il suo proposito e vedere la Sua gloria su tutta la terra.

Dio desidera portarci in una dimensione più alta, in una rivelazione maggiore e desidera che la nostra fede, la nostra unzione e la nostra intimità con il Padre possano crescere. Ognuno di noi, nel ruolo che Dio ha stabilito, deve fare la sua parte ubbidendo a ciò che Lui ci comanda di fare.

Romani 12.2-3 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non

avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.

Non possiamo entrare nel nuovo se la nostra mente vive ancora con le vecchie abitudini o pensa come coloro che non conoscono Dio. La nostra mente deve quindi rinnovarsi ed essere trasformata attraverso la Parola di Dio. Cosa significa non conformarsi con il mondo? Significa non allinearsi secondo il modello del sistema del mondo. Dio ci chiama a vivere e seguire il modello di Cristo ed allineare i nostri pensieri ai Suoi.

È tempo di accelerazione e non possiamo permetterci di rimanere indietro, il nostro sguardo deve essere verso Gesù ed andare verso il proposito di Dio.

Apocalisse 4.1-2 Dopo queste cose, io vidi, ed ecco una porta aperta nel cielo, e la prima voce che avevo udito parlare con me come una tromba disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire dopo queste». 2 E subito fui rapito in spirito; ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono stava uno seduto.

Se non entriamo in un’intimità più profonda con Dio, non potremo ricevere le cose che Lui ha preparato. La rivelazione dei misteri di Dio per i tempi dipenderà dalla nostra scelta di ubbidire a salire di livello, di salire quel gradino che ci consentirà di vedere le cose che stanno per accadere.

Dio non può farci salire di nuovo livello se non abbiamo concluso il livello precedente correttamente. Se siamo ubbidienti nelle piccole cose allora Dio potrà mostrarci quelle più grandi.

Le sette attitudini per sperimentare la pioggia:

1. Essere bisognosi di Dio.

2. Vivere una vita arresa e pura.

3. Dimorare ed essere assetati della Sua presenza.

4. Corretta attitudine di fede.

5. Dimorare nel corpo e nel tempio (perché è lì che Dio manifesta la Sua gloria).

6. Restaurare l’altare.

7. Aspettare la visitazione della presenza e della gloria di Dio.

Siamo pronti a salire di livello e vedere la gloria di Dio nella nostra vita, nella nostra famiglia, nella chiesa e nella nazione? Allora andiamo avanti, preghiamo con perseveranza perché la pioggia della benedizione sta arrivando.