Worship service 19.07.2020



CHIESA MILITANTE 2 parte

Pastore Evangelista Heros Ingargiola

Efesini 5.25-27  Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

L’apostolo Paolo in questi versi ci spiega che c’è stato un momento in cui Cristo ha amato la chiesa in modo particolare e totale e questo è avvenuto alla croce. Dio Padre ha amato il mondo ed ha dato il suo unigenito figlio Gesù ma Gesù ha dato se stesso per la chiesa affinchè essa possa comparire davanti a sé in un modo glorioso, questo termine significa letteralmente avvolta dall’onore e dalla gloria. Per tanto tempo la chiesa non si è vista in questo modo ma è arrivato il tempo di afferrare la visione del cielo che Cristo ha dato alla chiesa. Proprio alla croce la nostra condizione è cambiata: da peccatori a santi in Cristo Gesù, a questo proposito dobbiamo realmente avere rivelazione che il proposito che Dio ha per ciascuno di noi è quello di farci entrare nella dimensione della gloria. Non è la chiesa che dice a Gesù di adeguarsi al proposito che essa ha, bensì viceversa. La chiesa comparirà davanti a Cristo in modo glorioso, senza macchia e senza difetti.

In questi versi possiamo notare ancora il trasferimento della visione che Gesù ha dato alla chiesa: i mariti devono amare le mogli avendo ben chiara la visione e la prospettiva di come Cristo ha amato la chiesa e le mogli a loro volta devono afferrare la prospettiva del marito.

Il nemico cerca di distruggere l’immagine della chiesa attraverso i media e proprio per questo dobbiamo realizzare che non possiamo vivere in una dimensione naturale basandoci sulle circostanze, su ciò che ascoltiamo o vediamo ma dobbiamo vivere in una dimensione soprannaturale basando la nostra vita sulla fede  perché siamo destinati alla gloria. Rinnoviamo la nostra mente, usciamo dalla dimensione della mediocità, del fallimento, della povertà ed entriamo nella dimensione della gloria di Dio.

Noi dobbiamo collaborare con lo Spirito Santo per entrare nella dimensione della gloria. Se siamo in Cristo, siamo seduti nei luoghi celesti insieme a Lui e quindi siamo in una dimensione di gloria dove tutto è meraviglioso e perfetto.

I samuele 2.8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.

Dio ci ha presi dalla polvere ( simbolo di maledizione), dalla nostra condizione di peccato per farci sedere con i nobili cioè per farci vivere nella santità, perché questo è il più alto grado di nobiltà infatti Dio è tre volte santo. Dio ci ha dato una nuova veste, una veste di gloria, di santità, di giustizia ed attraverso questo abito avremo accesso alle nozze dell’agnello.

Gesù ha pagato un caro prezzo per darci la vita, essa infatti non è nostra ma è un dono che dobbiamo amministrare con cura, noi non siamo padroni della nostra vita ma è Dio il padrone della nostra vita. L’obiettivo di Dio non è di farci rimanere come siamo ma di farci entrare nella gloria. Nel cielo tutto è rivestito di gloria e di perfezione e la volontà di Dio è stabile; un giorno lucifero uscì fuori da questa perfezione perché inorgogliendosi voleva paragonarsi a Dio e venne scaraventato sulla terra.

Proverbi 18.12 Prima della rovina, il cuore dell’uomo s’innalza, ma l’umiltà precede la gloria.

Prima di accedere alla gloria, dobbiamo avere un’attitudine di umiltà, essa è l’attitudine a lasciarsi guidare ed insegnare. Ci sono tante persone invidiose che vogliono vederci in un pozzo e vogliono spogliarci della nostra veste, come avvenne a Giuseppe. Il nemico cercherà di chiudere la chiesa in un pozzo ma non ci riuscirà perché essa è destinata ad essere gloriosa e le porte dell’Ades non la potranno vincere. A volte il pozzo è uno step che dobbiamo affrontare ma il destino finale è quello di vivere nella gloria, di avere una posizione di favore, di essere benedetti e prosperi. Non lasciamoci scoraggiare dal nemico che vuole farci vivere in preda alla paura, al panico, alla solitudine come le persone che non conoscono Cristo, noi siamo in Cristo e non dobbiamo vivere in questo stato.

Colossesi 1.26-27 cioè, il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi. 27 Dio ha voluto far loro conoscere quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra gli stranieri, cioè Cristo in voi, la speranza della gloria.

Gesù è la nostra garanzia! Un mistero è una verità nascosta, Gesù e la redenzione erano già stati stabiliti fin dalla fondazione del mondo. Dio sta togliendo questo velo che aveva nascosto per farci avere una nuova visione, una nuova prospettiva, noi siamo nel patto e per questo siamo destinati a vivere nella gloria. Questo mistero è Cristo, speranza di gloria. Ognuno deve riconoscere la prospettiva del cielo per la propria vita. Senza rivelazione non può esserci manifestazione. Abbiamo bisogno di essere guidati ogni giorno dallo Spirito Santo.

Isaia 40.13 Chi ha preso le dimensioni dello Spirito del SIGNOREo chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa?

Ci sono delle dimensioni spirituali ed è in queste che dobbiamo entrare.

Giovanni 17.4-5 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. 5 Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.

Gesù sta parlando con il Padre, sapeva che di lì a poco avrebbe dato la sua vita ma era consapevole che quello era un passaggio perché la parte finale non era sulla croce ma nella gloria. Gesù aveva lasciato la gloria per noi ma poi è ritornato in essa e nella perfezione ed ogni cosa è nelle sue mani ma un giorno riconsegnerà ogni cosa al Padre.

Quando collaboriamo con lo Spirito Santo allora scende la sua gloria e la sua perfezione, ed arriverà il tempo in cui tutta la terra sarà piena della gloria di Dio perché il cielo vive già nella gloria. Dio ha scelto la chiesa per fare vedere al mondo la sua gloria quindi ognuno di noi è uno strumento che porterà la gloria.

C’è un cambio di dimensione, di eredità per la nostra vita.

Filippesi 4.19 Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la sua gloriosa ricchezza, in Cristo Gesù.

Nella gloria ci sono tutte le ricchezze di cui necessitiamo. Dio è un Dio di abbondanza perché Lui non manca di alcun bene. Tante volte la chiesa vive in accordo alle circostanze e si lascia influenzare da esse piuttosto che vivere in accordo alla fede.

Salmo 3.3-4  Ma tu, o SIGNORE, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo. 4 Con la mia voce io grido al SIGNORE, ed egli mi risponde dal suo monte santo.

Dio sta preparando la chiesa per manifestare la gloria e per questo sarà necessario restaurare anche i suoi modelli perché è lì che potrà manifestarsi la gloria.

Levitico 9.2-6 e disse ad Aaronne: «Prendi un vitello giovane per un sacrificio espiatorio, e un montone per un olocausto, entrambi senza difetto, e offrili al SIGNORE. 3 Dirai così ai figli d’Israele: “Prendete un capro per un sacrificio espiatorio, un vitello e un agnello entrambi di un anno, senza difetto, per un olocausto, 4 un bue e un montone per un sacrificio di riconoscenza, per sacrificarli davanti al SIGNORE, e un’oblazione intrisa d’olio; perché oggi il SIGNORE vi apparirà”».
5 Essi dunque portarono davanti alla tenda di convegno le cose che Mosè aveva ordinate; e tutta la comunità si avvicinò e rimase in piedi davanti al SIGNORE. 6 Mosè disse: «Questo è quello che il SIGNORE vi ha ordinato; fatelo e la gloria del SIGNORE vi apparirà».

Molti vogliono vedere la gloria ma quanti sono disposti a fare ciò che Dio dice? Disponiamo i nostri cuori per vedere la gloria.

Numeri 14.21 Però, come è vero che io vivo, tutta la terra sarà piena della gloria del SIGNORE.

Non lasciamoci più influenzare dal sistema della nostra società, non viviamo nella paura ma nella fede ed entriamo nella dimensione della gloria, una dimensione di abbondanza, di perfezione. Cresciamo nella rivelazione, ubbidiamo a ciò che Dio ci dirà, siamo umili e allora vedremo la sua gloria scendere.