Worship Service 25.07.2021

UNA CHIESA GLORIOSA – parte 2

Pastore Heros Ingargiola

Settimana scorsa abbiamo visto come attraverso l’unzione di Dio che dimora dentro di noi, lo Spirito Santo lavora in noi per portarci nel territorio della gloria.

COLOSSESI 1:27 Dio ha voluto far loro conoscere quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra gli stranieri, cioè Cristo in voi, la speranza della gloria

Il Padre ha stabilito a chi far conoscere i misteri racchiusi nella Persona di Gesù Cristo. I misteri sono verità velate, chiuse. Ma il Signore ha aperto i misteri per farci intendere la Sua volontà e le ricchezze della Sua grazia. La conoscenza sta crescendo e sta aumentando anche la rivelazione della Parola di Dio. Attraverso lo Spirito Santo l’unzione abita in noi per trasformarci a immagine di Dio facendoci sperimentare un livello di gloria sempre maggiore. Lo Spirito Santo sta lavorando in questa generazione perché prima del ritorno del Cristo ci sarà la manifestazione della gloria finale!

EFESINI 5:22-27 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24 Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

Domenica scorsa abbiamo imparato che l’unzione lavora in noi per permetterci di avere la speranza della gloria finale e della gloria eterna. Ma tutto ha avuto un inizio. oggi impareremo da dove tutto ha avuto inizio: il sacrificio di Cristo. Infatti è grazie a Lui che possiamo ereditare la gloria. Egli è venuto per l’umanità ma ritornerà per la Chiesa. Questo perché anche se Gesù è morto per tutti, non tutti lo hanno accettato. Egli è morto per la remissione dei peccati cioè la cancellazione di ogni nostro debito con il Padre! Gesù è venuto come un agnello ma tornerà come un leone. Egli viene per una Chiesa gloriosa; abbiamo un appuntamento con il Signore.

EFESINI 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola,

Gesù è morto sulla croce legalmente per tutti gli uomini ma poi soltanto coloro che crederanno in quel sacrificio usufruiranno di quel sacrificio. Colui che ha fondato la Chiesa è Cristo Gesù, non è un’opera umana. Se abbiamo il Figlio di Dio dentro di noi, anche noi siamo santi. Ci sono però tre tipi di santificazione. Una è la santificazione posizionale, infatti quando riceviamo Cristo entriamo nella giustizia di Dio, entra in noi la natura di Dio e il Suo Santo Spirito: il nostro spirito si unisce al Suo rendendoci santi per posizione. Poi c’è un altro tipo di santificazione, quella progressiva. Questa dipende da noi, da quanto rinnovamento provoca la Parola di Dio in noi. Abbiamo bisogno che l’acqua della Parola di Dio lavi ogni giorno le nostre coscienze, i nostri pensieri, le nostre emozioni. La terza santificazione riguarda la glorificazione del corpo. Quando saremo in Cielo il nostro corpo sarà simile a quello di Cristo dopo la risurrezione!

Gesù sta lavorando nella Sua Chiesa per farci comparire gloriosi davanti a Dio. Egli non vuole una Chiesa che vive nell’apatia, nella miseria, nel vituperio: la Chiesa degli ultimi tempi è una Chiesa con la gloria degli ultimi tempi! La Chiesa deve stare sottomessa al Capo. Un corpo non può stare senza testa, così la Chiesa non connessa con il Capo fallirà. Per entrare nella dimensione della gloria ci sono due chiavi importantissime: l’umiltà e la sottomissione. Se vogliamo risplendere della gloria, dobbiamo camminare nel principio eterno della sottomissione. Così come la moglie deve essere sottomessa al marito, così la Chiesa deve esserlo a Cristo. Ecco tre ragioni per cui la sottomissione deve far parte della vita della moglie. La prima ragione è che fa parte dell’ubbidienza a Gesù. Dio ha stabilito un ordine e in questo ordine la moglie è sottomessa al marito. Infatti tutto quello che la moglie fa in sottomissione al marito lo fa come al Signore.

EFESINI 5:22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore;

Se le mogli sono grate al Signore e lo amano allora si sottometteranno al capo della casa. La seconda ragione per cui la moglie si deve sottomettere è per l’ordine della creazione. Infatti Dio prima ha creato Adamo e dopo la donna. È però fondamentale che la donna riceva che c’è grazie nella sottomissione. La terza ragione è che la sottomissione della moglie è il modello tra Cristo e la Chiesa. D’altra parte i mariti devono amare le proprie mogli come Cristo ha amato la Chiesa: un amore sacrificale. I mariti devono amare le proprie mogli sacrificandosi per loro in modo che le mogli si sottomettano volontariamente all’amore che ricevono dal proprio marito. Questo ordine fa scendere la benedizione di Dio nella casa!

LUCA 2:51 Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.

Gesù stesso stava sottomesso alle autorità a cui il Padre lo aveva dato. L’ordine di Dio è che i genitori devono tenere in sottomissione ogni loro figlio. Se non sapremo tenere in sottomissione i nostri figli ne dovremo dare conto al Signore perché la prima causa che Dio ci ha dato è quella di educare i nostri figli nelle vie del Signore.

LUCA 10:17 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome».

Il mondo spirituale conosce perfettamente il principio della sottomissione. La Chiesa ha ricevuto il nome al di sopra di ogni altro nome, il nome di Gesù Cristo, davanti al quale ogni demone si deve sottomettere. Tutti i nati di nuovo hanno l’autorità di cacciare i demoni, applicando così nel mondo spirituale il principio della sottomissione. Non dobbiamo avere paura dei demoni! Essi conoscono perfettamente il principio della sottomissione e sanno il potere che ha il nome di Gesù Cristo!

Una Chiesa che non è sottomessa a Cristo è una chiesa morta, che gira sempre nella tradizione non produce frutto, ed è priva di potenza: è una chiesa che non ha più lo scopo eterno. Quando invece la chiesa cammina sotto il Capo allora è destinata ad entrare nella gloria di Dio.

TITO 2:9 Esorta i servi a essere sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in ogni cosa, a non contraddirli

Molti di noi sono lavoratori dipendenti: quando lavoriamo onoriamo i nostri titolari e facciamo in modo che Cristo risplenda attraverso la nostra vita.

EBREI 13:17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.

Dobbiamo avere un’attitudine di umiltà e di sottomissione con le nostre autorità! Gesù parlò di due figli il cui padre chiese loro di andare ad aiutarlo. Il primo rispose che sarebbe andato ma poi non lo fece, il secondo al contrario inizialmente disse che non sarebbe andato ma successivamente si pentì e andò. Quando prendiamo un impegno per servire il Signore dobbiamo portarlo a termine perché non stiamo servendo solo uomini di Dio ma la Chiesa e il Signore. Quando ubbidiamo lo stiamo facendo come al Signore. Ogni volta che facciamo qualcosa per il Corpo di Cristo, verrà annotato da Dio. la nostra fedeltà ci permetterà di ricevere la corona della gloria. La parola “ubbidire” è un termine militare che riguarda il fare qualcosa anche quando non si comprende. La sottomissione riguarda invece l’attitudine. Chi si sottomette ha capito l’amore e il principio eterno. Si può ubbidire ma non essere sottomessi. Un discepolo non è più del suo maestro. Lo spirito dell’errore vuole portare i discepoli a non camminare nella sottomissione perché i demoni sanno che fuori da questa copertura la chiesa sarà priva della gloria di Dio.

LUCA 12:13-15 Or uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14 Ma Gesù gli rispose: «Uomo, chi mi ha costituito su di voi giudice o spartitore?» 15 Poi disse loro: «State attenti e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall’abbondanza dei beni che uno possiede, che egli ha la sua vita».

Ecco che troviamo due insegnamenti: Egli era ubbidiente a tutto ciò che il Padre gli diceva e la vera vita non viene dalle cose naturali ma dall’ubbidire al Signore. Molti non prosperano e non cambiano perché non vivono nell’ubbidienza e nella sottomissione ma piuttosto vivono una vita indipendente. Solo l’umiltà precede la gloria.

Il marito e la moglie sono chiamati a lavorare in sinergia. I mariti devono benedire onorare e coccolare le proprie mogli perché così loro si sottometteranno volontariamente. I mariti devono esercitare un ruolo sacerdotale nella propria casa. Il marito e la moglie sono chiamati a morire a se stessi perché è così che l’amore verrà fuori. Essi sono chiamati al sacrificio e a realizzare la migliore relazione che ci sia sulla terra. Il diavolo sta cercando di combattere il modello che Dio ha stabilito per la famiglia. È proprio distruggendo una famiglia che distrugge i figli e così una generazione! Alziamo mura di protezione nella nostra casa! Marito e moglie devono fare la propria parte: la moglie deve rispettare e servire il marito e il marito deve fare un passo di umiltà verso il Capo che è Cristo. Se si mantiene questo equilibrio si vive nella benedizione.

Bisogna anche distinguere quando una moglie non deve stare sottomessa al marito. Infatti questo non può farle fare qualcosa che non è in accordo con la Scrittura. Così come in caso di violenza o di rottura da parte del marito del patto coniugale. La moglie deve stare sottomessa se il patto è rispettato. Ecco perché Dio non ha stabilito la convivenza: non è un patto. Allo stesso modo se la moglie spezza il patto, il marito è libero.

EFESINI 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei,

In questo verso amore è un amore agapeo cioè un amore incondizionato. Amare tante mogli non è la volontà di Dio. Stiamo anche attenti a non metterci con coloro che non conoscono Cristo: non cerchiamo nel mondo quello che Dio ha riservato nella Chiesa perché altrimenti falliremo il proposito di Dio. Siamo chiamati a centrare la volontà di Dio! Il divorzio apre le porte alla sofferenza e alla solitudine. Aspettiamo il compagno che Dio ha preparato per noi!

2 TIMOTEO 1:7 Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo.

Non troviamo scuse perché Dio ci ha dato uno spirito di forza di disciplina e di amore quindi possiamo farcela! Con la grazia di Dio c’è speranza per la nostra casa!