Worship service 29 10 2017

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AMORE E GRAZIA 5° parte

Past. Evangelista Heros Ingargiola

Il desiderio di Dio Padre per ogni suo figlio è quello che essi possano vivere nella benedizione in ogni area della loro vita. Vivere in un continuo stato di agitazione ed affanno conduce il credente in un territorio di preoccupazione e di ansia facendolo di conseguenza allontanare dal territorio del riposo. Tutto questo avviene se il credente si allontana dalla presenza di Dio e non sta più ai suoi piedi.

Luca 10.40-42 Ma Marta, tutta presa dalle faccende domestiche, venne e disse: «Signore, non ti importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria.42Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta».

Da questo episodio della Bibbia possiamo trarre un insegnamento molto importante: si può correre il rischio di svolgere tante cose per il regno di Dio tralasciando però l’unica cosa necessaria che è quella di stare ai piedi del Maestro. Apparentemente sembra che Marta e Maria stessero facendo entrambe qualcosa di importante, ma in realtà a Gesù importava che Maria avesse scelto la cosa migliore stando ai Suoi piedi. Un credente non può fare le cose per Dio senza Dio.

Ebrei 3.15-19 mentre ci viene detto:«Oggi, se udite la sua voce,non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione».16Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono? Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall’Egitto, sotto la guida di Mosè?17Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant’anni? Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto?18A chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti?19Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.
In questi versi leggiamo che la disubbidienza viene paragonata all’incredulità. Quando Dio dona delle parole ai suoi figli è perchè desidera che essi ubbidiscano e lo stesso deve avvenire quando le autorità preposte sulla vita del credente danno dei suggerimenti o consigli in accordo alla volontà di Dio. Non bisogna indurire il proprio cuore ma è necessario essere umili. Il credente deve infatti resistere al nemico e aprire il proprio cuore a Dio. Quando il cuore è indurito anche se si sta alla presenza di Dio, diventa difficile potere entrare nella terra promessa. Soltanto aprendo il proprio cuore è possibile entrare nella terra promessa. Quante volte accade che Dio mostra le sue benedizioni ma il credente non riesce a realizzarle a causa della disubbidienza o del peccato?
Matteo 11.28-29 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.29Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre.
Dio desidera che i suoi figli possano entare nel riposo ma affinchè avvenga questo la condizione necessaria è quella di avere un cuore umile e mansueto. Questo concetto viene affermato per ben due volte in questi versi, ciò significa che è una verità assoluta. 
Uno dei motivi per cui non si ubbidisce a Dio è a causa di una mente non rinnovata e di conseguenza non allineata ai pensieri di Dio. L’ubbidienza a Dio non può essere parziale ma deve essere totale al 100%. Nella Scrittura leggiamo l’esempio del Re Saul che venne rimosso dalla sua posizione a motivo della sua disubbidienza e al suo posto Dio scelse Davide, uomo secondo il suo cuore e che avrebbe eseguito ogni suo volere. L’ubbidienza richiede sempre un prezzo da pagare e conduce il credente ad umiliare il proprio cuore a Dio.
Vivere nel riposo non significa non adoperarsi nel fare le cose, perchè Gesù viveva nel riposo ma faceva sempre qualcosa per benedire gli altri. Uno dei significati della parola riposo dal greco è stabilirsi con piena fiducia nelle promesse di Dio quindi vivere di ogni parola che procede dalla bocca di Dio.
L’umiltà è l’attitudine a lasciarsi insegnare, come fanno ad esempio le pecore che ascoltano sempre la voce del pastore; la mansuetudine è l’attitudine a lasciarsi guidare.
Tutti coloro che non hanno una relazione personale con Dio credono di dovere badare da soli alla loro vita e che sia sufficiente che se ne preoccupino da sè, ma un figlio di Dio non può e non deve vivere così.
Proverbi 16.9 Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il SIGNORE dirige i suoi passi.
In chi stiamo confidando? Se riconosciamo che la guida di Dio è l’unica che ci può condurre in territori di vittoria allora confideremo in Lui e gli ubbidiremo totalmente, senza guardare condizioni. Studiamoci di avere un cuore umile e mansueto ed entreremo nella nostra terra promessa.

Adesso analizziamo alcuni aspetti del memoriale della santa cena.
I Corinzi 11.18-34 Poiché, prima di tutto, sento che quando vi riunite in assemblea ci sono divisioni tra voi, e in parte lo credo;19infatti è necessario che ci siano tra voi anche delle divisioni, perché quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi. 20Quando poi vi riunite insieme, quello che fate, non è mangiare la cena del Signore; 21poiché, al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre uno ha fame, l’altro è ubriaco. 22Non avete forse le vostre case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e umiliate quelli che non hanno nulla? Che vi dirò? Devo lodarvi? In questo non vi lodo.
 23Poiché ho ricevuto dal Signore quello che vi ho anche trasmesso; cioè, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane, 24e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 25Nello stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. 26Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
 27Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.
 30Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. 31Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 32ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, per non essere condannati con il mondo. 33Dunque, fratelli miei, quando vi riunite per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 34Se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi riuniate per attirare su di voi un giudizio.
Quanto alle altre cose, le regolerò quando verrò.
Dio desidera che la chiesa possa vivere nell’unità e non nelle divisioni.
Il primo aspetto del memoriale è quello di guardare indietro, guardare cioè alla croce, a ciò che Cristo ha fatto per ciascuno di noi; il secondo è quello di guadare dentro cioè esaminarsi. Imparare ad esaminarsi aiuta il credente a migliorarsi, l’unico con cui ci si deve confrontare è Gesù perchè Lui è il modello per eccellenza a cui dobbiamo ambire. Spesso accade che si esaminano coloro che ci circondano piuttosto che esaminare se stessi e questo conduce in un territorio di giudizio e critica. Quando ci esamina si evita la correzione e il giudizio nella propria vita. Un altro aspetto è quello della comunione, imparare ad avere relazioni con gli altri aiuta a manifestare l’amore di Dio e l’ultimo aspetto è quello di guardare avanti al ritorno di Cristo Gesù.
Matteo 24.3-4 Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?»4Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca.
Guardare avanti spinge ogni credente alla consacrazione e alla santificazione e ad avere gli occhi aperti sui tutti quei falsi profeti che cercheranno di distogliere lo sguardo da Gesù. È fondamentale rimanere concentrati su di Lui perchè il tempo del suo ritorno è vicino e la chiesa deve ritornare ai piedi del Maestro.