Worship service 04 06 2017

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CHI AMA CERCA E FA IL BENE

Past. Evangelista Heros Ingargiola

La predicazione di questa domenica inizia con il ricordare alla chiesa che chi desidera crescere e andare verso la maturità, deve imparare a cercare e a fare il bene non solo per se stessi ma anche per gli altri.

I Corinzi 12.31

Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori. Ora   vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.

La via per eccellenza è la via dell’amore soprannaturale di Dio. Se non conosciamo il suo amore non possiamo tantomeno riceverlo. Per questa ragione Dio ci invita a crescere nel suo amore e ad afferrare ciò che Lui vuole mostrarci nel mondo spirituale.

II Timoteo 3.1-5

Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!

Il male sta prendendo il sopravvento nell’umanità, infatti la gente è insensibile, apatica, non riesce a mostrare ed esprimere il bene agli altri. La chiesa deve fare la differenza e deve mostrare  l’amore di Dio, non solo in modo teorico, ma soprattutto in modo pratico. Come cristiani non possiamo soltanto essere consapevoli di dovere fare il bene ma dobbiamo scegliere di metterlo in atto. Fare il bene è fare la volontà di Dio! È bene sottolinare che fare il bene non è approvare il buonismo( tutto è lecito e non penso alle conseguenze). L’umanità vuole che Dio si adatti ad essa, ma deve essere proprio il contrario. Ciò che per l’uomo può essere bene, non necessariamente sarà il bene per Dio, proprio per questo dobbiamo studiarci di cercare e adempiere la sua volontà.

Genesi 2.15-17

Dio il SIGNORE prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16 Dio il SIGNORE ordinò all’uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».

Tante cose attorno a noi possono essere desiderabili, ma noi come cristiani dobbiamo vivere non conformandoci al sistema di questo mondo; infatti non è il luogo dove noi siamo che rappresenta il problema ma la scelta che compiamo. A volte le persone vogliono solo incoraggiamenti o consigli, ma Dio da anche direttive e comandi e noi siamo chiamati ad ubbidirgli se vogliamo vivere nella benedizione.

Salmo 122.6-9

Pregate per la pace di Gerusalemme!Quelli che ti amano vivano tranquilli. Ci sia pace all’interno delle tue mura e tranquillità nei tuoi palazzi! Per amore dei miei fratelli e dei miei amici,
io dirò: «La pace sia dentro di te!» Per amore della casa del SIGNORE,del nostro Dio,
io cercherò il tuo bene.

Chi ama cerca il bene! La chiesa è chiamata a fare del bene e a benedire le persone. Ciò che Dio benedice nessuno può maledire.

I Corinzi 13.4-9

L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; 9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo.

Se diciamo di camminare nell’amore dobbiamo dimostrarlo in modo pratico, infatti la maturità di un credente si vede dai fatti e non dalle parole, come diceva Francesco D’Assisi “ predica il vangelo e se puoi usa le parole”. Le persone hanno bisogno di essere conquistate con l’amore di Dio e ricordiamoci che l’amore vince sempre, anche se non trovi riscontri o non vieni apprezzato per ciò che fai.

Isaia 1.17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia,rialzate l’oppresso,fate giustizia all’orfano,difendete la causa della vedova!

In questi versi Dio stava parlando con Israele, che rappresenta la chiesa. La chiesa deve amare dell’amore agapeo, un’amore incondizionato che fa del bene senza aspettarsi qualcosa in cambio.

Deuteronomio 11.26-29

Guardate, io metto oggi davanti a voi la benedizione e la maledizione: 27 la benedizione se ubbidite ai comandamenti del SIGNORE vostro Dio, che oggi vi do; 28 la maledizione, se non ubbidite ai comandamenti del SIGNORE vostro Dio, e se vi allontanate dalla via che oggi vi ordino, per andare dietro a dèi stranieri che voi non avete mai conosciuto. 29 Quando il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà fatto entrare nel paese nel quale vai per prenderne possesso, tu pronuncerai la benedizione sul monte Gherizim, e la maledizione sul monte Ebal.

Noi possiamo scegliere se fare il bene o il male, se vivere nella santità o nel compromesso, se vivere nella benedizione o nella maledizione. Se noi ubbidiamo Dio riceviamo la sua benedizione, ma ogni qual volta disubbidiamo, Dio non potrà benedirci perchè non siamo più sotto la sua copertura spirituale.

Deteronomio 27.12 Quando avrete attraversato il Giordano, ecco quelli che staranno sul monte Gherizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino.

La nostra bocca deve confessare la benedizione di Dio.

Giosuè 8.30 Allora Giosuè costruì un altare al SIGNORE, Dio d’Israele, sul monte Ebal.

Giosuè costruì un altare sul monte Ebal che rappresenta la maledizione, questo è figura di ciò che Cristo ha fatto per ognuno di noi, prendendo su di Lui la maledizione e per donarci la benedizione. L’uomo maledetto viene espiato attraverso il sangue di Cristo. Non vi è più maledizione, quindi, per tutti coloro che entrano nel patto che Dio ha stipulato e camminano in accordo ad esso.

Matteo 6.33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.

La chiave per essere benedetti è cercare Dio prima di ogni altra cosa, “ non fare più a modo tuo, ma fai a modo di Dio”.

I Pietro 2.9-10 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; 10 voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.

Noi siamo parte del popolo di Dio e la sua benedizione è sulla nostra vita.

Proverbi 11.27-28  Chi si adopera per il bene si attira benevolenza,ma chi cerca il male, male lo colpirà. Chi confida nelle sue ricchezze cadrà, ma i giusti rinverdiranno come fogliame.

È giusto ricercare il bene per se stessi, ma è arrivato il tempo di iniziare a mostrare il bene agli altri. Ciò che semini, raccogli.“Sii un procacciatore di bene per il regno di Dio”. Un cristiano dovunque va porta la benedizione, la luce. Noi siamo nati per germogliare in ogni tempo, anche quando ci sarà il deserto attorno a noi e quando non vederemo la pioggia.

Atti 10.37-38 Voi sapete quello che è avvenuto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38 vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com’egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

Un cristiano ogni giorno deve avere l’obiettivo di potere fare del bene a qualcuno, dobbiamo impare dal nostro Maestro Gesù che non si stancava mai di fare il bene. Non possiamo isolarci, è tempo di cercare I bisognosi, di predicare il vangelo, di rispondere al bisogno delle persone portando la benedizione di Dio dovunque andiamo. Spesso, invece, ci concentriamo soltanto sui nostri problemi, difficoltà, ma dobbiamo iniziare a spostare il nostro sguardo verso chi ha più bisogno di noi.

La chiesa non è statica, ma dinamica. Gesù andava attorno cercando qualcuno a cui potesse fare del bene e così deve fare la chiesa.

II Timoteo 2.3-7

Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 4 Uno che va alla guerra non s’immischia in faccende della vita civile, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 5 Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole. 6 Il lavoratore che fatica dev’essere il primo ad avere la sua parte dei frutti. 7 Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni cosa.

È fondamentale iniziare ad identificarci come soldati dell’esercito di Dio, prendendo piacere nelle cose del regno di Dio e non essendo sempre concentrati sulle vicende personali. Dobbiamo disciplinarci a fare il bene verso gli altri e seminare attraverso la fede.

Chiesa ama e cerca il bene altrui. Non preoccuparti se ancora non hai visto il risultato di ciò che hai seminato, perchè chi semina con lacrime raccoglierà con canti di gioia. Sii portatore della benedizione di Dio dovunque vai e ricorda che il suo amore non viene mai meno e vince sempre.