Worship Service 09.01.2022

 

RHEMA 22: ANNO DI VISIONE

Pastore Heros Ingargiola

ISAIA 42:9-10 Ecco, le cose di prima sono avvenute e io ve ne annuncio delle nuove; prima che germoglino, ve le rendo note». 10 Cantate al SIGNORE un cantico nuovo, cantate le sue lodi all’estremità della terra, o voi che scendete sul mare, e anche gli esseri che esso contiene, le isole e i loro abitanti!

Non rimaniamo più legati all’anno scorso, il Signore ha preparato un nuovo anno. Egli ha preparato cose nuove da annunciarci prima che avvengano! Dobbiamo essere pronti a riconoscerle, riceverle e ubbidire alla Sua volontà. Attraverso il rhema, il Signore indirizza il nostro destino dando una chiara indicazione e portandoci nel momento presente della Sua volontà.

Questo è un anno di visione in cui Dio aprirà gli occhi di tanti! Il Signore ci chiede di alzare gli occhi, non guardare né a destra, né a sinistra, né indietro, né avanti ma solo verso il Cielo. Questo anno di visione sarà così suddiviso. Inizialmente ci sarà un tempo di correzione e giudizio da parte di Dio perché Egli corregge tutti i figli che ama. In questo anno Dio valuterà le nostre opere e il nostro comportamento: è il tempo di crescere! Nella seconda parte la Sovranità di Dio interverrà in tutto il Creato. Il Creato sta bramando il ritorno del Re! Nella terza parte si sentirà l’eco del suono dello shofar, il richiamo di Dio.

Nella prima fase il Signore desidera che i Suoi figli crescano nella purificazione interiore ed esteriore. La purificazione ci permetterà di entrare in nuovi territori di rivelazione. Lasciamo che il Signore ci cambi e ci corregga. Ecco quattro passi di cui essere consapevoli per tornare al Signore: allontanandoci dal Signore commettiamo adulterio spirituale, Dio disciplina coloro che ama, Dio è fedele al Suo Patto e ci ama e possiamo tornare a Lui.

Nella Bibbia ogni numero ha un significato. Il numero 22 rappresenta tutto ciò che Dio ha creato e anche i libri dell’Antico Testamento Ebraico. Il numero 2 significa che l’Eterno rimane eternamente il Creatore. Il 22 corrisponde anche al numero dei boccioli del candelabro. Infatti questo è composto da sette braccia e 22 boccioli. Questo è importante perché il candelabro è Cristo e quindi la Parola. La Parola di Dio ha il compito di illuminare i cuori delle persone! Il numero sette è il numero della perfezione, il disegno che Dio ha per l’umanità.

I tempi di Dio sono scanditi dalle feste di Dio. Il popolo ebraico ha sette feste ed esse sono profetiche per noi. L’ultima di queste è la festa dei tabernacoli detta anche delle capanne o della mietitura.

ESODO 23:16 Osserverai la festa della Mietitura, con le primizie del tuo lavoro, con quello che avrai seminato nei campi e la festa della Raccolta, alla fine dell’anno, quando avrai raccolto dai campi i frutti del tuo lavoro.

Questo è un anno di raccolta! Questa festa veniva anche chiamata la festa del Re: con le primizie del nostro raccolto possiamo onorare il Re!

DEUTERONOMIO 16:13-15 Celebrerai la festa delle Capanne per sette giorni, quando avrai raccolto il prodotto della tua aia e del tuo torchio; 14 ti rallegrerai in questa tua festa, tu, tuo figlio, tua figlia, il tuo servo, la tua serva, il Levita, lo straniero, l’orfano e la vedova che abitano nelle tue città. 15 Celebrerai la festa per sette giorni in onore del SIGNORE tuo Dio, nel luogo che il SIGNORE avrà scelto; poiché il SIGNORE, il tuo Dio, ti benedirà in tutta la tua raccolta e in tutta l’opera delle tue mani, e ti darai interamente alla gioia.

Dio desidera renderci felici! Questo tempo di festa rappresenta anche le sette nubi di gloria che il Signore ha manifestato sul popolo ebraico durante il deserto. Mentre il mondo vive il deserto permettiamo allo Spirito Santo di manifestare le Sue sette nubi di gloria. Ecco che queste rappresentano per noi i sette canali del volto dell’essere umano: i due occhi, le due narici, le due orecchie e la bocca. Dio desidera purificare questi canali per mezzo della Sua gloria. Noi siamo il Tempio di Dio!

1 CORINZI 3:16-17 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

Un’altra fase di quest’anno sarà quella del suono dello shofar. In questo tempo Dio sta chiamando l’umanità a sé. Ricordiamoci di avere le orecchie purificate per ascoltare l’eco di Dio sia per i perduti sia per la Chiesa. Tutti coloro che avranno i canali purificati verranno attirati da Dio per un’intimità più profonda. In questo tempo potremo tornare sull’altare come offerta davanti a Dio (Romani 12:1-3).

Ecco che il rhema centrale di quest’anno è quindi alzare lo sguardo; è finito il tempo di guardare per terra. Guardare a terra è sinonimo di maledizione perché la terra era maledetta, ma chi vive nella benedizione guarda verso il Cielo!

GIOVANNI 3:31-41 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: «Rabbì, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 Perciò i discepoli si dicevano gli uni gli altri: «Forse qualcuno gli ha portato da mangiare?» 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l’opera sua. 35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. 36 Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: “L’uno semina e l’altro miete”. 38 Io vi ho mandati a mietere là dove voi non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica». 39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40 Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni. 41 E molti di più credettero a motivo della sua parola.

Secondo la tradizione ebraica i discepoli non potevano mangiare fin quando non mangiava il maestro; pertanto, in questo episodio questo era il loro vero scopo. Il cibo produce forza nel corpo. Nel cuore di Gesù c’era una forza diversa, la forza della voce del Padre. Era un cibo che i discepoli non conoscevano. Ci sono cose nascoste che Dio sta iniziando a rivelare in questo anno. Ci sarà cibo fresco e non più pane duro! Gesù stava dicendo ai Suoi discepoli che loro erano deboli perché non si stavano nutrendo delle parole del Cielo. Egli comprendeva la fonte della Sua forza! Prendiamo piacere nel soddisfare il cuore di Dio ubbidendo alla volontà del Padre come fece Gesù. Per Cristo non c’era opera soddisfacente se non quella di Dio. Stiamo prendendo il nostro piacere nelle nostre opere o in quelle di Dio? L’uomo naturale pensa di poter fare a modo proprio per realizzare il proprio sogno di felicità. Al contrario l’uomo spirituale trova grande soddisfazione nel fare la volontà di Dio. Gesù ha portato a compimento l’opera del Padre arrendendosi completamente. Se decidiamo di servire Dio non abbandoniamo il servizio! Gesù impartì ai Suoi discepoli l’urgenza della mietitura. Questo è il tempo di mettersi all’opera, è iniziato il tempo del nostro lavoro per il Regno!

Gesù disse ai Suoi discepoli di alzare gli occhi e guardare: la messe era già pronta. Cosa e come stiamo guardando? Nessuno rimanga indietro, privo di lavoro, il raccolto è già pronto! Il lavoro della mietitura è pronto e ci sarà una ricompensa per tutti i mietitori. La ricompensa sono sicuramente le anime salvate, ma non solo, anche il premio in Cielo! Il seminatore gioirà con il mietitore. Noi siamo il frutto di tante persone che prima di noi hanno dato la loro vita per il Vangelo: siamo entrati nella loro fatica. Giovanni Battista iniziò a predicare nel deserto e Gesù raccolse la sua semina. Il campo è uno, ma Dio ha affidato a ognuno di noi uno spazio specifico da lavorare che senza il nostro lavoro rimarrà incolto. Il Signore si aspetta da noi massima ubbidienza! Chiesa, alza il tuo sguardo, questo è un anno di visione, quella del Cielo, quella della raccolta! Non c’è altro che possa soddisfare il cuore di Dio se non la salvezza delle anime!