Worship service 14.06.2020

ONORARE LO SPIRITO SANTO

Pastore Evangelista Heros Ingargiola

Stiamo vivendo un tempo di risveglio ed anche un tempo  in cui si sta restaurando la cultura del Regno di Dio; il risveglio possiamo definirlo come il movimento che lo Spirito Santo compie ma non può esserci un risveglio spirituale se non si onora lo Spirito Santo.

Molte persone hanno nella loro mente un’immagine di Dio, tanti altri hanno sentito parlare di Gesù, alcuni riconoscendolo come figlio di Dio ed altri come personaggio storico rivoluzionario ma sicuramente in tutto il mondo la persona di Gesù è conosciuta, ma possiamo affermare che pochi conoscono lo Spirito Santo.  Se non conosciamo lo Spirito Santo e non viviamo la nostra vita insieme a Lui, non saremo risvegliati ma vivremo la vita in modo religioso.

Matteo 2.11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.

Questi uomini arrivarono a Betlemme ed offrirono a Gesù dei doni regali, lo onorarono come Re anche se era appena nato. Dio Padre è stato onorato attraverso i sacrifici, gli olocausti, Gesù è stato onorato perché il Padre si è compiaciuto in Lui e lo ha fatto anche pubblicamente aprendo i cieli su di Lui e dicendo:” questi è il mio amato figlio nel quale mi sono compiaciuto” ma adesso scopriremo  come possiamo onorare lo Spirito Santo. Dio Padre e il figlio Gesù vivono nella gloria ma lo Spirito Santo vive dentro di noi, questo significa che Lui sente e vede tutto quello che noi compiamo( anche scelte sbagliate, peccati) e per questo possiamo onorarlo, disonorarlo o contristarlo.

Se siamo nati è perché lo Spirito Santo ha soffiato in noi la vita. Dio ci ha tanto amati che ha dato Gesù per ciascuno di noi, Gesù  ha dato la sua vita morendo sulla croce per noi e lo Spirito Santo ci ha fatto nascere di nuovo, perché è Lui che opera in noi dandoci non solo la vita naturale ma anche la vita in Cristo Gesù. Alla luce di tutto questo come possiamo onorare lo Spirito Santo? Attraverso la comunione, dal greco koinonìa  cioè avere intimità con Lui. Prima di avere comunione con lo Spirito Santo dobbiamo prima di ogni cosa ricevere Gesù nella nostra vita, poi conoscere lo Spirito Santo e iniziare a vivere la nostra vita insieme a Lui.

Quello che la differenza nella vita di un figlio di Dio non è semplicemente sapere che lo Spirito Santo vive dentro di noi ma avere la comunione con Lui è ciò che cambia tutto. Dobbiamo investire tempo con lo Spirito Santo, cercarlo perché altrimenti possiamo correre il rischio di avere la consapevolezza che è in noi ma in realtà non gli rivolgiamo mai la parola e viviamo la nostra vita come se fossimo soli. Il rapporto con una persona cresce nella misura in cui investiamo  tempo per conoscerla e così è con lo Spirito Santo.  Tante volte infatti cerchiamo di soddisfare i nostri bisogni ovunque e con chiunque e dimentichiamo che lo Spirito Santo è con noi per darci amore, consolarci, sostenerci e guidarci.

Atti 1.4 Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me.

In questo verso leggiamo che Gesù diede un ordine, non un consiglio. Molti vogliono un Gesù consigliere per poi decidere in modo indipendente e secondo ciò che a loro sembra più giusto. Gesù ordina ai suoi discepoli di aspettare a Gerusalemme, dà loro un ordine specifico perché poi sarebbe avvenuto qualcosa di specifico, infatti da quel momento sarebbe arrivato il tempo dello Spirito Santo. Il comando non va discusso ma ubbidito. Non sempre capiamo i comandi di Gesù, alcune cose sembrano irrazionali ma ubbidire a quello che Lui ci dice porterà qualcosa di meraviglioso.

Siamo sempre noi a chiedere qualcosa allo Spirito Santo ma quando gli diamo la possibilità di chiederci qualcosa? Entriamo nella cameretta senza mettere limiti a Lui ed aspettiamolo. Poniamoci una domanda:  perché stiamo con lo Spirito Santo?  Non stare con lo Spirito Santo soltanto per ricevere qualcosa o per essere benedetto ma per il piacere di stare con Lui e di conoscerlo.

La prima caratteristica per entrare in comunione con lo Spirito Santo è sapere aspettare. La società odierna ci spinge ad avere tutto e subito ma Dio ci insegna ad aspettare; abbiamo bisogno di crescere in quest’area della nostra vita se desideriamo crescere nella conoscenza e nella comunione con lo Spirito Santo. Non possiamo stare davanti a Lui con schemi o con riti.

Atti 2.1-2  Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. 2 Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti.

Erano tutti radunati insieme, pregavano, aspettavano  e poi all’improvviso arrivò lo Spirito Santo.  Mentre noi aspettiamo con l’attitudine giusta lo Spirito Santo arriverà. Nel giorno di Pentecoste  erano tutti insieme ed uniti cioè avevano un unico desiderio e questo è quello che deve esserci nella chiesa.

Dobbiamo stabilire un luogo in cui incontriamo lo Spirito Santo ed abbiamo il nostro tempo di devozionale, infatti c’è un tempo per stare tutti insieme in chiesa e cercare Dio insieme e c’è un tempo personale di devozionale, una cosa non esclude l’altra. Per stare con lo Spirito Santo occorre perseveranza e pazienza. Se cresceremo nell’aspettare, cresceremo nella pazienza e di conseguenza cresceremo nell’amore, infatti la prima caratteristica dell’amore è la pazienza( I Corinzi 13.4). Quando andiamo alla Sua presenza ci sarà sempre un appuntamento divino e qualcosa di sconvolgente avverrà e tutto ciò che è attorno a noi e dentro di noi verrà trasformato.

Atti 1.8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

La potenza e i doni si ricevono dallo Spirito Santo. Molti pensano alla potenza ma ricordiamoci che Dio ci ha rivestiti di colui che è la potenza.

Due modi in cui Dio ci ha rivestiti di potenza attraverso il suo Spirito:

  • potere delegato personale. Quando lo Spirito Santo è venuto su di noi ci ha rivestito e ed ha messo dentro di noi dei doni.
  • potere delegato alla posizione. Lui ci dà una potenza ed un’unzione specifica per il ruolo che abbiamo, quest’impartizione non serve in modo personale ma per benedire il corpo di Cristo.

I Corinzi 12.7 Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.

Ogni parte del corpo deve muoversi con l’ordine e con l’unzione che fluisce attraverso il ruolo che abbiamo. Non si cresce nell’unzione per le abilità naturali ma per la fedeltà. Non dobbiamo avere paura di trafficare i doni che Dio ci ha dato perché quando inizieremo a trafficare il dono nell’ordine inizierà a fluire anche l’unzione.

Lo Spirito Santo è dentro di noi per guidarci, per cambiarci, modellarci e quindi lavorare nella nostra vita ed è su di noi per l’utilità comune, per servire e benedire il corpo di Cristo. Prendiamoci un impegno di cercare ogni giorno lo Spirito Santo, dargli la giusta attenzione, onorarlo ed aspettarlo e vedremo la nostra vita cambiata ed anche le circostanze attorno a noi cambiate perché quando arriva Lui tutto si trasforma.