Worship Service 25.8.2019

 

Una chiesa che avanza fa paura al nemico 

Past. Heros Ingargiola

Matteo 4:17

“Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».”

I tempi di Dio sono perfetti ed ogni cosa che noi viviamo non è mai per caso, tutto fa parte del proposito di Dio per la nostra vita. Gesù ha aspettato un tempo prima di dichiararsi al mondo ed in quel tempo Egli iniziò ad insegnare e divulgare il Suo messaggio con molta franchezza, cosa che per quel tempo era anomala perchè nessuno fino ad allora aveva sentito un profeta parlare così chiaramente. La prima cosa che Gesù dichiarò è che il Regno dei Cieli era vicino e che il popolo doveva ravvedersi, dichiararò che sulla terra, in Gerusalemme, qualcosa stava per accadere. Gesù sapeva che in quel preciso momento il regno delle tenebre stava dominando quel territorio e dichiarò che un regno al di sopra del regno di tenebre stava per manifestarsi. Una forza potente, infatti, si combatte con una forza ancora maggiore. Non possiamo vincere il nemico con delle armi naturali, dobbiamo entrare nell’ottica del Regno. Non stiamo lavorando per una chiesa o per una denominazione, stiamo lavorando per l’unico RE perchè il Regno non avrà mai fine. Facendo parte del Regno, possiamo esercitare autorità sulle circostanze. La chiesa sta avanzando e negli ultimi tempi sarà potente nelle mani di Dio. Durante il cammino alla conquista di territori nuovi, il nemico si sente attaccato e contrattacca la chiesa, ma noi siamo già vincitori in Cristo Gesù. Non dobbiamo ignorare però le macchinazioni del nemico.

 

Giosuè 3:5

“Giosuè disse al popolo: «Santificatevi, poiché domani il SIGNORE farà meraviglie in mezzo a voi».” 

La chiesa sta per vedere la Gloria di Dio, il nostro compito è quello di santificarci. La santificazione è qualcosa che Dio ci dona, ma c’è una santificazione progressiva che dipende da noi, prima decidiamo di santificarci, prima vedremo la Gloria di Dio. Ogni cosa che Dio fa nella nostra vita, desidera farla con la nostra collaborazione.

SANTIFICAZIONE: essere messi da parte per un proposito.

 

2 Corinzi 2:11

“per non cadere in balìa di satana, di cui non ignoriamo le macchinazioni.”

 

La guerra che abbiamo vinto legalmente contro il nemico, praticamente dobbiamo vincerla nel quotidiano, ecco perchè l’apostolo Paolo ci esorta a non ignorare le macchinazioni di satana. 

Spesso satana usa persone che si lasciano influenzare anche vicine a noi, per attaccarci, ed ogni giorno cerca di escogitare strategie per ostacolare la nostra fede

ma se noi chiediamo sapienza, intendimento e discernimento a Dio, le macchinazioni di satana saranno svergognate.

 

1 Giovanni 5:19

“Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.”

 

Il nemico tiene il mondo sotto schiavitù, ma Gesù è venuto per portare vita e vita in abbondanza.

 

2 Corinzi 4:4

“per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio.” 

Il nemico rende cieche le persone, quindi non dobbiamo adirarci con le persone che non comprendono la nostra scelta di seguire Cristo o che non credono alle nostre testimonianze, dobbiamo invece pregare per loro ed amarli perchè prima o poi le scaglie cadranno dai loro occhi. 

 

Romani 1:16

“Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.”

 

Non dobbiamo mai smettere di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo, perchè quello soltanto ha la potenza per salvare, in Esso c’è la Rivelazione. 

 

Efesini 2:2-3

“nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri.”

 

Il mondo sta seguendo un principe, la chiesa sta seguendo il Re. Il principe tiene schiave le persone, mentre il Re dà libertà. Laddove c’è uno spirito di dominio, lì c’è satana.

 

Colossesi 1:13 

“È lui infatti che ci ha liberati
dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti
nel regno del suo Figlio diletto,”

 

Eravamo nelle tenebre ma ora siamo nella Luce. Il mondo è dominato, satana sta cercando di non lasciarlo sfuggire dalla sua schiavitù ma Gesù, in modo legale, ci ha liberati, ecco perchè dobbiamo trasmettere a tutti l’opera meravigliosa di Cristo, affinchè le persone possano conoscere la salvezza.

 

1 Timoteo 4:1

“Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche,”

 

Noi siamo in guerra, dobbiamo essere consapevoli del fatto che c’è un regno nemico. Paolo ha detto che ci saranno degli spiriti che cercherenno di apostatare la fede di tanti e che li influenzeranno a tal punto che questi inizieranno a seguire le loro folli dottrine. Ma Gesù, il Re di Gloria sta per ritornare e noi dobbiamo annunciarlo, affinchè le persone possano ravvedersi e non cadere nella trappola del nemico.

Ci sono spiriti che lavorano per ridurre il Vangelo a qualcosa di razionale, mettendo in dubbio i miracoli e le meraviglie che Dio fa continuamente nelle nostre vite. Ci sono spiriti che cercano di bloccare l’avanzamento del Regno, ma noi non glielo permetteremo perchè tutti conosceranno l’Evangelo così per come Gesù aveva preannunciato.

È tempo di armarsi e guerreggiare! Solo la chiesa può combattere contro le macchinzioni di satana, perchè la chiesa ha autorità.

Giovanni 1:12

“A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,”

 

 

Ci sono 7 spiriti che si manifestano contro la chiesa e contro i credenti e cercano di ostacolare il proposito di Dio, ovvero che la chiesa cresca ed evangelizzi quante più persone.

L’apostolo Paolo ha detto che il nostro combattimento non è contro sangue e carne, non è contro i nostri fratelli, anche se spesso satana li utilizza, a motivo della loro poca fermezza nella Parola, contro noi stessi ma contro principati e potestà.

In questo tempo il nemico sta cercando di spingere due principati contro i credenti:

-il primo è lo spirito di Jezebel; Jezebel lotta contro i profeti cercando di ammutolirli, perchè i profeti sono la voce di Dio per la chiesa, sono gli occhi e le orecchie di Dio per la chiesa, sono coloro che vedono le cose prima che accadano. Prima del risveglio la voce dei profeti si udrà come mai prima e questo è un tempo molto vicino perchè la chiesa si sta risvegliando.

 

-Un altro spirito è quello di Eli; gli eliani sono coloro che portano persecuzione agli apostoli, cercando di ostacolare l’opera degli apostoli nel fondare le chiese. 

 

Luca 18:1

“Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi”

 

Gli spiriti cercano di bloccare la nostra vita di preghiera ma Gesù ha detto “non dovete mai stancarvi di pregare”. Nelle nostre preghiere dobbiamo lottare contro questi spiriti per respingere le opere malvagie di satana. 

Marco 10:29-31

“Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».”

 

 

Gesù non ha mai permesso alle sporche mani del nemico di toccare la Sua anima perchè Egli lottava continuamente in preghiera contro l’opera distruttrice di satana, allora quanto più noi dobbiamo spendere del tempo in preghiera? Dichiariamo la Parola di Dio ogni volta che lui si presenta, perchè il nemico va messo sotto i piedi, non va ignorato. 

1 Samuele 30:1-20 

“Quando Davide e i suoi uomini arrivarono a Ziklàg il terzo giorno, gli Amaleciti avevano fatto una razzia nel Negheb e a Ziklàg. Avevano distrutto Ziklàg appiccandole il fuoco. Avevano condotto via le donne e quanti vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano fatti prigionieri e se n’erano andati. Tornò dunque Davide e gli uomini che erano con lui ed ecco la città era in preda alle fiamme; le loro donne, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via. Davide e la sua gente alzarono la voce e piansero finché ne ebbero forza. Le due mogli di Davide, Achinoàm di Izrèel e Abigail, già moglie di Nabal da Carmel, erano state condotte via. Davide fu in grande angoscia perché tutta quella gente parlava di lapidarlo. Tutti avevano l’animo esasperato, ciascuno per i suoi figli e le sue figlie. Ma Davide ritrovò forza e coraggio nel Signore suo Dio. Allora Davide disse al sacerdote Ebiatar figlio di Achimelech: «Portami l’efod». Ebiatar accostò l’efod a Davide. Davide consultò il Signore e chiese: «Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?». Gli rispose: «Inseguila, la raggiungerai e libererai i prigionieri». Davide e i seicento uomini che erano con lui partirono e giunsero al torrente di Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono. Davide continuò l’inseguimento con quattrocento uomini: si fermarono invece duecento uomini che erano troppo affaticati per passare il torrente di Besor. Trovarono nella campagna un Egiziano e lo portarono a Davide. Gli diedero da mangiare pane e gli diedero da bere acqua. Gli diedero anche una schiacciata di fichi secchi e due grappoli di uva passa. Mangiò e si sentì rianimato, perché non aveva preso cibo e non aveva bevuto acqua da tre giorni e da tre notti. Davide gli domandò: «A chi appartieni tu e di dove sei?». Rispose: «Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi sono ammalato. Noi abbiamo depredato il Negheb dei Cretei, quello di Giuda e il Negheb di Caleb e abbiamo appiccato il fuoco a Ziklàg». Davide gli disse: «Vuoi tu guidarmi verso quella banda?». Rispose: «Giurami per Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone e ti condurrò da quella banda». Così fece da guida ed ecco, erano sparsi sulla distesa di quella regione a mangiare e a bere e a far festa con tutto l’ingente bottino che avevano preso dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda. Davide li battè dalle prime luci dell’alba fino alla sera del giorno dopo e non sfuggì alcuno di essi, se non quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono. Davide liberò tutti coloro che gli Amaleciti avevano preso e in particolare Davide liberò le sue due mogli. Non mancò nessuno tra di essi, né piccolo né grande, né figli né figlie, né la preda né ogni altra cosa che era stata presa loro: Davide ricuperò tutto. Davide prese tutto il bestiame minuto e grosso: spingevano davanti a lui tutto questo bestiame e gridavano: «Questo è il bottino di Davide».”

 

Poco dopo che Davide divenne re, equipaggiò delle persone che lavorassero con lui. Accadde che un giorno, mentre egli si trovava fuori, gli amalechiti entrarono in città facendo una vera e propria razzia, distruggendo abitazioni, uccidendo uomini e bestiame. Vivere nel regno non significa che non possiamo mai essere sconfitti, la differenza, però, la fa l’arma che Dio ci dà: la Sua presenza e quanto noi dipendiamo da Essa.

 

Davide recuperò ogni cosa perchè Dio gli diede la vittoria. 

Anche se perderemo una battaglia e apparentemente ci sembrerà di aver perso tutto, rivolgiamo il nostro cuore a Dio, perchè è Lui la nostra forza, è Lui che ci renderà vincitori. 

È tempo di indossare l’ Efod, il mantello che rappresenta l’unzione, ogni volta che andiamo alla presenza di Dio ed Egli ci darà sapienza e intelligenza mostrandoci ciò che dobbiamo fare , il modo in cui dobbiamo agire. Se Dio è la nostra avanguardia e retroguardia, chi sarà contro di noi?

La chiesa che subisce attacchi deve difendersi in modo soprannaturale, indossando l’Efod, l’unzione che Dio ci dà.

Giovanni 3:34 

“Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura.”

 

 

Luca 4:18

“Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,”

 

Quando l’unzione è sulla nostra vita, da persone ordinarie diventiamo persone straordinarie ed iniziamo a camminare per lo Spirito facendo le opere che Dio ha precedentemente preparato per noi distruggendo le macchinazioni di satana.

Ciò che noi facciamo per Dio senza l’unzione, non è più la Sua volontà, quindi facciamo attenzione ad ascoltare la Sua voce, se non siamo mandati da Dio, non possiamo proferire le Sue parole. 

Geremia 1:3-5

“e quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell’anno undecimo di Sedecìa figlio di Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.
Mi fu rivolta la parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».”

Dio ha un proposito specifico per ognuno di noi ed ha un proposito per la Sua chiesa e tutti insieme dobbiamo essere uniti per adempierlo. 

Ciò che Gesù Cristo ha iniziato e gli apostoli hanno continuato, noi dobbiamo portarlo a compimento fino alla venuta del nostro RE.