Worship service 15.03.2020

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LA FEDE VEDE

Pastore Evangelista Heros Ingargiola

Genesi 1.1-2 Nel principio Dio creò i cieli e la terra. 2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

Nei primi due versi della Genesi possiamo notare che mentre tutti vedevano la terra informe e vuota, Dio vedeva già il creato e questo avviene perché Lui vede prima di parlare. La fede non vede con occhi naturali ma vede nel mondo invisibile con gli occhi dello spirito. La chiesa deve aprire i propri occhi spirituali per vedere ciò che Dio vuole mostrare. Dove il peccato, la malattia, la pestilenza abbonda , la grazia di Dio abbonderà e vedremo la nostra nazione italiana guarita, liberata e che inizia a vivere la vita qualitativa di Dio.

Ebrei 11. 1-3  Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. 2 Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi. 3 Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti.

  • La fede è un’attitudine di vita cristiana che si trasmette. L’ascolto della Parola di Dio ci aiuta a fare crescere il livello della nostra fede. Come leggiamo nei versi di Ebrei, la fede è una dimostrazione di cose che non si vedono nel mondo naturale ma in quello spirituale. Tutte le cose che si vedono sono venute all’esistenza dallo spirito, anche la chiesa è nata dallo spirito.

Romani 1.17 poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: «Il giusto per fede vivrà».

I cristiani sono chiamati a vivere e camminare per fede. Fede è avere totale fiducia verso Dio e non negli uomini, nelle circostanze o nelle sensazioni.

Salmo 121.1 Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l’aiuto? 2 Il mio aiuto vien dal SIGNORE, che ha fatto il cielo e la terra. 3 Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. 4 Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. 5 Il SIGNORE è colui che ti protegge; il SIGNORE è la tua ombra; egli sta alla tua destra. 6 Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. 7 Il SIGNORE ti preserverà da ogni male;egli proteggerà l’anima tua. 8 Il SIGNORE ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre.

Dio è il nostro aiuto in  ogni tempo. È fondamentale comprendere dove e verso chi è diretto il nostro sguardo. Il salmista aveva compreso bene che il suo unico aiuto proveniva da Dio. Quando si vivono situazioni difficili si attribuisce la responsabilità a Dio ma Lui è un Padre amorevole e desidera sanare questa nazione e prendersi cura di ognuno di noi, quindi volgiamo il nostro sguardo verso di Lui e vedremo un aiuto soprannaturale.

  • La fede vede la realtà spirituale e non quella naturale.

Geremia 1.9-12 Poi il SIGNORE stese la mano e mi toccò la bocca; e il SIGNORE mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. 10 Vedi, io ti stabilisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere, per costruire e per piantare».11 Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». 12 E il SIGNORE mi disse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto».

Geremia ebbe bisogno di un tocco personale dal Signore e così è anche per noi, fino a quando il Signore non toccherà la nostra vita non potremo vedere le cose che Lui ha preparato per noi.

Esistono tre tipi di occhi:

  1. Naturali. Con essi vediamo tutto ciò che ci circonda sulla terra.
  2. Mentali, dell’anima. Questi occhi riguardano la nostra immaginazione, essa può essere influenzata dal nemico o da Dio; un aspetto importante da sottolineare è che tutto ciò che influenza la nostra immaginazione ha potere su di essa.
  3. Spirituali. Gli occhi dello spirito sono quelli redenti dal sangue di Gesù, sono occhi aperti nello spirito per vedere ciò che Dio mostra.

Quando Dio toccò la bocca di Geremia, essa divenne la bocca del profeta Geremia. Dio aveva posto su Geremia un ufficio profetico diverso rispetto a quello di Isaia o di Ezechiele; per esempio Isaia parlava della salvezza, Ezechiele parlava della gloria del Signore, Daniele del futuro del regno ma Geremia ebbe un ministero particolare dove il Signore gli diede quattro funzioni apparentemente negative: sradicare, demolire, abbattere e distruggere ma poi due funzioni positive ovvero costruire e piantare. Geremia visse in un periodo in cui il popolo d’Israele era sotto calamità. La prima visione che Dio mostrò a Geremia fu un ramo di mandarlo, Dio gli diede una visione dettagliata: il mandarlo è il primo albero che sboccia in primavera e questo significava che Dio era pronto ad adempiere rapidamente ciò che Lui aveva detto.  La fede deve crescere in ognuno di noi, Dio ci mostrerà cose diverse e passo dopo passo le rivelazioni saranno sempre più profonde.

La parola mandorlo dall’ebraico significa vigile, Dio quindi non solo farà qualcosa in modo rapido ma sta aspettando in modo vigile affinchè si adempia ciò che Lui ha detto. Quando Dio ci dà una parola, vigila su di essa perchè si adempia.

Geremia 1.13-16  La parola del SIGNORE mi fu rivolta per la seconda volta: «Che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo una gran pentola che bolle e ha la bocca rivolta dal settentrione in qua». 14 E il SIGNORE mi disse: «Dal settentrione verrà fuori la calamità su tutti gli abitanti del paese. 15 Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del settentrione», dice il SIGNORE; «essi verranno, e porranno ognuno il suo trono all’ingresso delle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura all’intorno, e contro tutte le città di Giuda. 16 Pronuncerò i miei giudizi contro di loro, a causa di tutta la loro malvagità, perché mi hanno abbandonato e hanno offerto il loro incenso ad altri dèi, e si sono prostrati davanti all’opera delle loro mani.

Dio sta per capovolgere la situazione che stiamo vivendo, avere fede non significa negare la realtà di ciò che si vive ma cambiare la realtà attraverso la Parola di Dio che è la Verità assoluta. Ciò che vediamo è il risultato di ciò che ascoltiamo ma non sempre ciò che vediamo esiste ma possiamo portarlo all’esistenza.

Habacuc 2.3 perché è una visione per un tempo già fissato; essa si affretta verso il suo termine e non mentirà; se tarda, aspettala; poiché certamente verrà; e non tarderà.

La visione che Dio ci dà non è quella che il nemico ci sta proponendo quindi dobbiamo iniziare a dichiarare e profetizzare su ciò che Dio ci mostra e portarlo all’esistenza.

Isaia 61.1-4 1 Lo Spirito del Signore, di DIO, è su di me, perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi,
l’apertura del carcere ai prigionieri, 2 per proclamare l’anno di grazia del SIGNORE, il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che sono afflitti; 3 per mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione del SIGNORE per mostrare la sua gloria.

La Parola che Dio ci mostra nello spirito è quella che cambierà il destino di questa nazione e così vedremo che tutta l’Italia innalzerà il nome di Gesù. Apriamo i nostri occhi spirituali e ricordiamoci che la fede vede dove l’uomo naturale non vede ma vede l’impossibile ossia ciò che ancora non esiste ma che è già stato creato da Dio.